Zalve, non zo ze mi zentite perché ho voce debole azzai ma voi tutti mi conozcete perché ci teniamo zpezzo compagnia di notte.

Zi, zono proprio io Zoe Drakulova, la zanzara della Tranzilvania.

Mi piace fare le vacanze da voi, zi, proprio a caza voztra e cenare letteralmente con voi.

A caza mia fa freddo tra le montagne mentre qui da voi quezto bel calduccio umido mi piace azzai. Adoro la voztra pelle aromatica di zudore notturno; ezco prudente da dietro l’armadio e zzzzac mi fermo zopra ad un braccio, un nazo, un lobo purché zia palpitante di rozzo nettare poi pungo e zucchio avidamente.

Ma tutto ciò non è però privo di rizchi. Una volta atterrai zu un braccio cozì villozo che per diztricarmi nei cezpugli mi ci volle un bel po’. Infine zucchiai avidamente ma il zapore era un po’ ztrano. La tezta mi girava, girava… il braccio era infatti di Poldo detto Barbera.

Un’altra volta trovai una tetta bella zoda, invitante e glabra ma era di Ellymifaccioditutto. Vidi l’Empireo, Napoleone e l’Italia zenza debito.

Immagine dal web