Datemi un palcoscenico ed io mi rivelerò senza vergogne anzi, sputando fuori, e senza alcun ritegno, la megalomania dei timidi, quella che frigge sotto la crosta del vulcano, pronta ad erompere in superficie, sbalorditiva e spiazzante di ogni presunta prevedibilità.
Datemi un pubblico ed io sarò come non sono mai stata, attrice esperta nell’arte dell’affabulazione, levigata in superficie ma intrigata nel profondo, un coacervo inestricabile di rovi puntuti e di succhi amari.