Marco Mesti, architetto arredatore, entrò alle 9:50 al bar Incontri. Si sedette davanti ad un caffè continuando a pensare a come e dove cavolo mai avrebbe potuto trovare un esperto in tessiture di seta con argento/oro . Gli era capitato per le mani un affare molto importante e rischiava di vederlo probabilmente sfumare.

Infatti, uno sceicco del Qatar, ricco da far schifo, gli aveva chiesto se avesse potuto presentare un progetto per arredare ogni suite dei suoi 15 hotel a cinque/sei stelle.

Fondamentale requisito era l’utilizzo di un tale tessuto che riproducesse nella sua trama il logo della catena. Affare da centinaia di migliaia di euro, tanto per capirci, anche perché ne avrebbe avuta una grossa ricaduta pubblicitaria per la sua piccola azienda e non voleva certo farsi sfuggire l’occasione. Ma dove cavolo trovare qualcuno che gli permettesse di accogliere la richiesta del potente sceicco Fammel Aq Kousì?

Aveva cercato ovunque: Internet, agenzie varie ma…niente.

Avrebbe offerto 10 000 euro al mese o forse anche più a chi avesse avuto il necessario profilo professionale.

Alle 10:03 , meditando ancora su come risolvere la questione, uscì.

Maria De Sfighis, da troppo tempo disoccupata, entrò al bar Incontri alle 10:04.

Vi doveva incontrare la sua amica Laura che forse avrebbe potuta aiutarla a trovare uno straccio di lavoro che le consentisse almeno di sopravvivere.

Ordinò un the e, mentre sorseggiando aspettava la sua perennemente ritardataria amica, notò la sua super elaborata borsetta che per sbaglio quella mattina aveva afferrato al volo nell’armadio .

Accidenti, era del tutto sbagliata se accostata al vestito  ed esagerata per quell’ora e quell’ambiente.

Ma era un prezioso ricordo di sua nonna Julie e dei suoi vent’anni felici trascorsi a casa sua tra progetti e telai per broccati . Nonna Julie aveva insistito tanto perché imparasse a farne pure lei e lei era diventata assai brava a progettarne di nuovi. Lo testimoniava quella borsetta sicuramente un po’ troppo vistosa e pretenziosa tessuta in seta e argento ma che tutti notavano e che talvolta si portava dietro. Quante ore su quei telai con la nonna! Quanta fatica e quanto tempo sprecati! Tanto… nessuno apprezzava più quei lavori, nessuno ne cercava…