Grandiosi sono quei piccoli, e solo apparentemente umili fiori, che crescono abbarbicati ai muri, alle pietre, sui bordi dei marciapiedi, illuminando coi loro colori gli angoli più oppressi di un paesaggio. Sono definiti “i fiori dei pigri” perché germogliano senza che nessuno presti loro nessuna cura, traendo la forza per le loro necessità solo, ed unicamente, da se stessi. Sono piante battagliere, tenaci ed entusiaste. Sono un inno alla vita. Non hanno mai conosciuto la sicurezza di un vaso o il tepore di una serra, abituate a vivere alla giornata, alle intemperie, al caldo arido e al freddo intenso, ai piedi distratti che non si curano di calpestarle, allo sguardo superficiale di occhi che ignorano quella loro prodigiosa, tenace, piccola vita.
Fiori ostinati che sbucano a sorpresa da una zolla indurita, da un anfratto di muro, dalla crepa di un marciapiede, a colorare la vita di chi è troppo occupato, cieco o distratto, per viverla davvero.