I poeti e l’amore
I poeti non parlano d’amore: è l’amore piuttosto che parla di loro. Recommend0 Enable Javascript to click a...
Read MorePosted by Pino Chisari | 31 Mag 2020 | Haiku e aforismi |
I poeti non parlano d’amore: è l’amore piuttosto che parla di loro. Recommend0 Enable Javascript to click a...
Read MorePosted by Pino Chisari | 31 Mag 2020 | Haiku e aforismi |
Ogni poesia termina laddove la pagina torna bianca. Recommend0 Enable Javascript to click a...
Read MorePosted by Pino Chisari | 21 Ago 2019 | Il meglio del Laboratorio, Maternità e paternità |
Quando Giulia aveva esposto il progetto che aveva in mente a sua madre Franca, questa era rimasta a lungo silenziosa. Per quanto ormai da qualche tempo si fosse, come dire, “uniformata” a quella figlia così lontana dal suo mondo e dai suoi modelli di riferimento, un simile proposito non poteva che apparirle assurdo. Ma come era possibile che una donna sana, normale e bella come Giulia desiderasse avere un figlio – questo, d’accordo, era comprensibile, anzi auspicabile – senza, al tempo stesso, augurarsi di dargli un padre?! Anzi, e questo a sentirla era il punto più importante, di un...
Read MorePosted by Pino Chisari | 2 Lug 2019 | Il meglio del Laboratorio, La scatola dei ricordi |
La macchina era partita. Beh, già qualcosa, no? Considerando che da un paio di giorni, ogni tanto, si metteva d’improvviso a singhiozzare proprio come un cristiano quando qualcosa gli va di traverso, non ci sarebbe stato nulla di strano se giusto quella mattina avesse deciso di fargli lo scherzo d’entrare in sciopero. Per questo Federico aveva incrociato le dita e girato la chiavetta dell’accensione della sua NSU Prinz, carica come un somaro già da prima che si facesse venire il coccolone. D’altra parte dentro l’abitacolo di fatto ci aveva stipato un po’ tutta la sua vita, o almeno quanto...
Read MorePosted by Pino Chisari | 24 Giu 2019 | La scatola dei ricordi |
«Favorisca i documenti!». Tono cortese ma fermo, poliziotti con mitra e giubbotti antiproiettile: uno dei tanti posti di blocco di Torino. Un’abitudine ormai, specie per il sottoscritto che gira con capelli lunghi, barba incolta, occhiali scuri (incredibile ma c’è il sole!) e macchina targata VT (come dire “napuli”). Patente e libretto sono pronti già da quando la paletta s’è levata minacciosa ed inibitrice. «Ha precedenti penali?». Prima di rispondere lo guardo. È poco più che un ragazzo, ed i baffoni che ostenta sembrano quasi una ridicola maschera carnevalesca. Neanche il mitra che porta a tracolla, la canna in basso...
Read MorePosted by Pino Chisari | 14 Giu 2019 | Il meglio del Laboratorio, Racconti gialli e storie noir |
È notte fonda. Una notte di quasi ferragosto, ma non fa il solito caldo: quella specie di tempesta tropicale che s’è scatenata due ore fa ha rinfrescato l’aria. Ora però il cielo è stellato e l’atmosfera limpida; si vede benissimo la costellazione di Orione con la sua scintillante cintura ed un pianeta che non so capire se è Venere o Giove. Non riesco ad addormentarmi, sebbene tutto intorno a me sia calmo e silenzioso, come può esserlo una notte estiva in compagnia dei grilli intenti a concertare con le rane di qualche stagno rinvigorito dalla pioggia torrenziale di...
Read MoreSono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!! @fanpiùattivi ... Vedi altroVedi meno
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Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!
Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.
È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.
Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.
Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.
Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.
Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.
Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.
Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!!
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Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’.
Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!
Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e che ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.
È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.
Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente… per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.
Avrei voluto la sala piena. Soprattutto l’avrei voluta per loro, per gli interpreti, per Agostino.
Il mio rammarico adesso è questo. Non riuscire a tramettere quanto questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala proprio non mi va giù, pure col darby. Non mi va giù per loro.
Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. “Figlie di Medusa” è un altro progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.
Grazie a tutti gli interpreti (tanti) per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.
Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!!
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Grazie a te e alla tua energia 😊 felicissimo di aver ospitato questi due giorni di eventi a Cantine ♥️
… fiu, menomale che siamo scimmiette di un’altra dimensione, noi! ... Vedi altroVedi meno
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