Autore: PiccoliWriterMonkey

Due poesie sui fiori

Il Fiore in giardino Fiore stai nel mio giardino E io ti faró stare bene con l’acqua E io ti metteró in un vaso con la terra Così non morirai E quando pioverà starai molto molto meglio. Questo è un sogno E mi è piaciuto tanto.   Fiore mio Fiore mio tutte per me Io ti metteró vicino alla mia finestra Così le api non verranno a bere tutto Il contenuto che c’è nel tuo cuore Io ti metteró nella mia cameretta E starai lì per sempre Così delle api ce ne sbarazziamo. E noi gli daremo solo il...

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Poesia sul Sole

Sole mi piaci tanto E io ti vorrei tenere sempre nei mie occhi E io mi metteró gli occhiali Così non mi farai male agli occhi E io vorrei volare proprio intorno a te Ti vorrei vedere su un aereoplano E su un elicottero E poi io ti vedró dal finestrino E dall’alto io vedró tutto E se sono troppo in alto Vedró la luna, le stelle e poi Saturno. E poi io guarderó in basso E vedró tutte le case Perfino quella della mia amica migliore. E io mi chiamo Elena Rizzi. 15/09/2017 Recommend0 Enable Javascript to click...

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Luna brilla

“Luna brilla”  è la prima composizione di Elena. Il 14 settembre 2017, a quasi 5 anni, l’ha dettata a mamma Ilaria, spedita, prima della ninna. Si è anche preoccupata di spiegarle che “la seconda parte è uguale alla prima, tranne che per il finale, che è anche un po’ più lungo. ” Questioni di metriche per cinquenni. ——————————- Luna brilla Luna Brilla con le stelle Anche se non c’è il sole Illumina tutta la notte Io a letto me ne andró Sogni d’oro E tanti sogni io faró. Luna brilla con le stelle anche se non c’è il sole...

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Il furgoncino magico (Matteo, 10 anni)

Un giorno un furgoncino andò nel pianeta terra ed incontrò una famiglia. Lui chiese della benzina e la famiglia restò sbalordita che quel furgoncino sapesse parlare: avevano solo un figlio, Adam, che gli chiese da quale pianeta venisse. Il furgoncino rispose “da Furgoncilandia, un pianeta di furgoncini magici!” Il padre, non fidandosi, gli disse di fare una magia, il furgoncino aprì le ali e disse a tutti di entrare. La madre gli chiese se fosse sicuro ed il furgoncino le disse di sì. Il furgoncino prese il volo verso il suo pianeta, per far vedere loro com’era. Arrivati sul...

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Furgoncino Hippie

C’era una volta un furgoncino che apparteneva a una coppia di ragazzi “hippie”: Jocelyn e Steve. Apparteneva.Prima. Non si sapeva bene cosa fossero quei due perchè non erano sposati, e nemmeno fidanzati. Stavano insieme e gli bastava. Così è come mi ha detto il furgoncino,o, come lo chiamo io, Furgy, a lui piace essere chiamato così perche si sente unico,unico nel suo genere. Ma questa è un altra storia. La coppia si prendeva cura di lui. Avevano persino ridipinto tutto il furgoncino,adesso era tutto colorato, sia dentro che fuori; avevano messo tutto l’occorente per vivere lì dentro. Gli bastava...

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L’occhio (Matteo, 10 anni)

C’era una volta un occhio. Quest’occhio vedeva delle cose stupende: paesaggi sul mare, pianure grandissime, montagne elevate, campagne piene di verdure e frutti incolti… Una volta, però, quest’occhio non fu contento di vedere, quando, guardando una pianura gigantesca, trovò una città inquinata: palazzi altissimi che non permettevano la vista del magnifico orizzonte, macchine sporche che sputavano gas, negozianti che facevano di tutto per avere un cliente in più, anche a costo di disttruggere la natura. Da quel momento non volle più vedere. Chiuse le sue palpebre, che, fino a quel momento gli servivano solo per proteggerlo e non tornò...

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13 hours ago
Writer Monkey

Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!! @fanpiùattivi ... Vedi altroVedi meno

3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!
Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.
È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.
Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.
Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.
Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.
Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.
Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.
Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!!
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