Autore: Marilena Migiani

Realtà apparente

Se vuoi vivere in una realtà parallela non puoi circoscriverti al semplice ruolo di spettatore. Per poter trasformare la mera illusione in una realtà apparente devi riuscire a tramutarti in qualcuno che, in quella dimensione, occupa un posto di diritto. Devi accettare la voce fuori sincrono. Ed il ventriloquo che te la presta. Devi credere alla menzogna dei soli raggianti e delle lune fredde che, scorrendo su un fondale dipinto, si alternano in un tempo squilibrato. Programmato sulla dentellatura di una rotella d’orologio. All’interno del meccanismo primitivo di un giocattolo antico. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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Un’ombra di luce

Mi sono svegliata col sole che inonda la stanza, un mare di luce da cui mi lascio sommergere. La magia del sole: raggi creano arcobaleni astratti pennellati sui tendaggi e sulla coperta, spezzettati nelle rientranze delle pieghe riemergono, con sfumature vivide, nell’aria piena. La lunga collana viola appesa allo specchio ha imprigionato un raggio in ogni chicco, ed ora splende di uno sfolgorio incantevole ed ipnotico. Ogni donna dovrebbe possedere una collana viola che catturi frammenti di sole per avere il suo arcobaleno personale. E i raggi caldi piovono sul pavimento, lo ridisegnano con arabeschi e contrasti, un fantastico...

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Turchese

E’ color turchese, questa alba di Novembre, sfolgorante e lucida nel riflesso d’acqua dei marciapiedi. Polle piovane dove le stelle si rispecchiano opache e le foglie pigramente galleggiano come anemoni recisi dal serto funebre di Ofelia. Caldo, nonostante il buio e il silenzio. Caldo, nonostante sia Novembre. Il turchese cola tra i rami sfoltiti un ingannevole, liquido riverbero marino, che lacca di vivido azzurro i  portoni e i balconi, e la coda pendula di un gatto di sentinella su una gronda. Turchese, colore dinamico  che mal si coniuga con i battiti rallentati del mio cuore dal tumulto delle tempie...

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Gina Colombo’s Restaurant (cap. 3)

Piani Olimpia, dalla finestra, aveva visto Angie Rose rientrare, così l’attendeva sull’uscio e, senza darle il tempo di profferire parola, la tirò dentro. «Devo mostrarti una cosa, ma tu, però, non devi dirlo a nessuno.» Disse cavando fuori dalla credenza della cucina una grossa sacca di cuoio verde. «Guarda!» Esclamò, mostrandole la montagna di banconote al suo interno. Angie Rose rimase un momento a fissare stupita quella ricchezza ordinatamente stipata, poi ritrovando la voce, domandò: «Da dove proviene tutto questo denaro?» «Non lo so. La borsa l’ho trovata stamattina, quando sono uscita a gettare la spazzatura. Era sotterrata in...

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Gina Colombo’s Restaurant (cap. 2)

Universi Angie Rose ed Hamlet s’erano avventurati al parco nonostante il tempo minacciasse pioggia. Sarebbe stata una passeggiata breve ma indispensabile alle esigenze del cane che quella sera probabilmente, proprio a causa del cattivo tempo, non avrebbe potuto portare con sé. Era stato un inizio di primavera freddo e piovoso, con pochi colori e senza troppa poesia. Le piogge frequenti avevano infoltito il suolo di erbette e fiori spauriti, che schiaffeggiati dal vento e insultati dall’acqua, sfiniti declinavano le corolle ancora acerbe a marcire in quell’humus vegetale. Hamlet, attratto dalle loro ingannevoli macchie nell’erba, si fermava ad annusarli nel...

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1 day ago
Writer Monkey

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi: vivi come credi.
Fai cosa ti dice il cuore: La vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali.
Quindi: canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.
- Charlie Chaplin
... Vedi altroVedi meno

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Ma infatti!

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