Autore: Marilena Migiani

L’affabulatrice

Il magico incantesimo delle parole sulle sue labbra, e così anche l’assurdamente fantastico ha sembianza di un corpo e una dimora reale. La dolcezza ipnotica della sua voce che sa raccontare con le pause e i silenzi, e gestire con maestria l’irruenza carnalissima delle immagini. Sedurre, raccontando delle tumultuose e mutevoli umane passioni, di quando i desideri hanno seni di donna, occhi di tempesta e mani febbrili. Stravolgere i teoremi, ingarbugliare le geometrie, contestare l’ indubitabile in una mirabolante apoteosi narrativa, pronta ad accettare la sfida di riuscire a catturare una stella fiammeggiante contro tutte quelle logiche che la...

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La camera oscura

Ha promesso che, nonostante tutto, ne ricaverà una bella immagine. Ma io dubito fortemente che possa riuscirvi. Chiudo i tendaggi per impedire alla luce di filtrare e mi raggomitolo ostinandomi nel mio buio, schermandomi con i capelli e respingendo ogni ipotesi collaborativa, o di sola apertura, verso l’esterno. Rimani così, sei perfetta. M’impone la voce al di là dell’uscio. Ma io, anche se volessi trasgredire, non potrei fare neppure un movimento: il disappunto me lo covo dentro, nelle viscere immobili e nel respiro trattenuto. Rimani così, sei bellissima. Sussurra, ancora, la voce. Non sono bella, sono morta, non lo...

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BLUES_32 – La regola del silenzio

Il vento, quel pomeriggio, batteva furioso ai vetri della finestra penetrando gelido attraverso gli infissi sconnessi con un sommesso sussurro, simile alla lenta litania di un  rosario vespertino. Iniziava a far buio e nella stanza, illuminata da una luce fioca, si gelava. «Qui dentro si gela» aveva detto Tina. Paddy, allora, l’aveva attirata a sé per scaldarla col calore del suo corpo ma lei, agilmente, s’era liberata da quell’abbraccio protettivo, apprestandosi a rivestirsi. «Cos’hai?» le aveva chiesto con una nota di apprensione che a lei non era sfuggita. D’istinto s’era posta sulla difensiva. «Freddo» La risposta laconica di Tina...

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L’imperfezione di un angelo

…ora c’è questo strano angelo, imponente, più simile ad un buttafuori da discoteca che ascrivibile alla tipologia degli angeli. Ha due ali smunte, che si perdono sulla vastità della schiena, e mani enormi, quadrate, con l’unghia del pollice destro annerita. Non l’ho mai davvero visto librarsi verso l’alto, ma solo timidi tentativi di volo a basse quote. Se la cava meglio con le falcate, lunghe e veloci. Agili nonostante l’impaccio dei grandi piedi. E’ sicuramente un angelo da terra e non da cielo. Un angelo mal riuscito, imperfetto, assolutamente molto poco rappresentativo per il paradiso. Spiccando, evidentemente troppo nitida...

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Mattina

…eppoi c’è questa mattina, lucida e tagliente come una lama, dove non posso nascondermi e a cui non posso sfuggire. Così, vigliaccamente mi arrendo, accennando perfino un sorriso. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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La porta

“Io solo ho visto le sue vere fattezze e ne ho fatto un ritratto dove lei splende nella luminosità dell’incarnato, nella lucentezza dei capelli, nella sua originale, vergine fisionomia. Con la pazienza di un restauratore ho ridato splendore alla meravigliosa opera nascosta sotto l’insignificante crosta dove finalmente lei, liberata dagli orpelli, rifulge di vera bellezza.” Quel ritratto lo ha guardato a lungo con la curiosità avida di una bambina. E’ andata a posizionarsi nuda davanti allo specchio, confrontando la sua immagine con quella del mio dipinto, ma poi delusa ha detto: questa non sono io. – Non sono io....

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3 days ago
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

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3 days ago
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5 days ago
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Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
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