Autore: Marilena Migiani

Escura e Luce

TROPICO DEL CANCRO Escura nacque per prima, attesa dal silenzioso sostare dei pipistrelli abbarbicati sui travi. Un pianto spontaneo ed ostinato ne annunciò la nascita. Solo allora i pipistrelli si alzarono in volo orizzontandosi ciechi verso i quattro punti cardinali per diffondere la notizia dell’evento, prima che la notte tramutasse in giorno e la falce di luna venisse oscurata dal sole. Per un momento infinitesimale l’equilibrio del mondo si stravolse in una convulsa incoerenza geografica di paralleli e meridiani, reali e fantascientifici. Ad ovest, oltre le Colonne d’Ercole, eruttata dalle acque dell’Atlantico riemerse, nelle foschie ancora notturne, la fumigante...

Read More

Collezioniste d’amore

Le donne amano gli oggetti. Sono collezioniste di tutto. Soprattutto di organi. Gli occhi azzurri di Matteo, le mani sensibili di Eugenio, le unghie smaltate di Max, le labbra suadenti di Leo, il cuore malato di Alan. Oggetti sacri. Emozioni. Tentazioni. Peccati. Gelosamente custoditi nello scrigno del cuore. Al sicuro. Recommend0 Enable Javascript to click a...

Read More

Alla corte del re

Pallide vergini, in rosse lenzuola, tremanti  attendono il loro turno. Il giullare inventa macabri scherzi mentre il piccolo menestrello, in abiti equivoci, si esibisce in canzoni folk. Il capitano delle guardie sorride soddisfatto dell’assemblaggio, in attesa del re. Del giovane re che emerge dalle fredde ombre del castello. Nel volto di latte, gli occhi di nero velluto e solo l’ombra di pallide labbra. Calza stivali consunti e le sue dita sono sporche d’inchiostro. Giovane re disarmato, danza con passi ubriachi in bilico sull’orlo scuro di una finestra. Splende nel buio il dente d’oro del giullare e le mani adunche...

Read More

La cicatrice

Il mio tatuaggio l’ho voluto visibile, in primo piano sulla mia faccia, e scioccante come un urlo, perché non sono di quelle che pensa che un tatuaggio deve essere discreto o segreto. Né tanto meno silenzioso. A cosa serve un opera d’arte se non può esser vista? A cosa serve un’opera d’arte se non trasmette alcun messaggio? Il mio urlo, di voce e di gola, si sarebbe alla fine perso tra le mille altre grida che azzittiscono il mondo, quando invece la mia insondabile angoscia implorava l’eterna visibilità della maschera. Pierrot ha per sempre impressa la sua tristezza in...

Read More

Appunti per una canzone

Hey baby, stai giocando col mio sistema nervoso e prima o poi la miccia prenderà fuoco ed io esploderò. I miei neuroni sono pronti all’attacco faresti meglio a smettere quel sorriso stronzo. Hey baby, le mie notti insonni hanno un prezzo davvero pesante, nessuna pillola mi fa dormire e i miei occhi  accesi sono sulle tue tracce. Ti porti addosso gli odori di altre donne, profumi costosi. Hey baby, con me è un gioco in cui t’impegni solo quando decidi tu Non posso più accettarlo, ora sarò io a stabilire le regole. La tua anarchia è solo un pretesto...

Read More

SCRIVI CON NOI!







Quelli di Writer Monkey su Facebook

2 days ago
Writer Monkey

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
... Vedi altroVedi meno

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale JouvenceImage attachmentImage attachment+2Image attachment
2 days ago
Writer Monkey

Foto dal post di Ilaria Giovinazzo ... Vedi altroVedi meno

Image attachmentImage attachment
4 days ago
Writer Monkey

Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
Load more