Autore: Manuela Mancini

PALLONILAND

Nel paese dei palloni erano tutti dei birboni e per non esser fregati stavano tutti rintanati a difesa e protezione della propria abitazione. Si guardavano arrabbiati sui cucuzzoli arroccati . Era un mondo ordinato tranquillo e pacificato ma infine sai che noia! Tutti lì a far la guardia al proprio misero orticello con la zappa ed il martello. Finché un dì un porcospino fece proprio un gran casino lui che vi era forestiero s’inoltrò per un sentiero. E cammina e poi cammina arrivò quasi su in cima ove giacque e si grattò contro un sasso per un po’. Così...

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TROLLEY ( sequel all’incipit di De Giovanni)

Incipit:Affrontò l’ultima parte della leggera salita a occhi bassi, ascoltando il rumore delle rotelle sulla ghiaia. Faceva caldo, e d’altra parte c’era da aspettarselo. Sentì un rivolo di sudore lungo la schiena e provò il tipico disagio di chi non avrebbe potuto mettersi sotto una doccia fino a sera. Il viaggio, pensò. Un lungo viaggio, portando un sacco di cose con sé. Non indumenti e scarpe. Non guide turistiche, o libri da leggere. Il carico era quello dei ricordi, e delle speranze. I ricordi di quello che aveva fatto, che era successo; le speranze, quelle che riponeva nello sguardo...

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MATILDE

(Questa è una storia piena di stereotipi e potrebbe sembrare esageratamente melodrammatica e parziale se non fosse che ogni paio di giorni se ne sente una analoga stavolta macchiata di sangue.)                                               ———————————————- Matilde era incappata evidentemente nell’ultimo dei Neanderthaliani. Incauta e sfigata, col mito dell’uomo che ‘non deve chiedere mai’, quell’uomo dai modi così sicuri di sé la riempiva di fragile languore e le dava quella sicurezza che nessuno le aveva insegnato mai a trovare in...

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NOTIZIE DALLA FINE DEL MONDO ( su incipit di Angelo Fabbri)

*Ore 0 e 26 minuti dopo l’impatto… (Da * a * rielaborazione dell’incipit di Angelo Fabbri) Era stato tutto inutile, maledizione! Le potenze internazionali, una volta tanto, avevano trovato un accordo su come intervenire tempestivamente per evitare la catastrofe effettuando un lancio contemporaneo di missili a testata nucleare contro l’asteroide AN-174. Già! Da un paio di mesi era infatti chiaro che esso avrebbe colpito la terra provocando eventi apocalittici ed ora, con l’invio di tali missili, si sperava di distruggerlo o quanto meno di poterlo deviare. Ad impatto avvenuto, nella sala 3 di Cape Canaveral, Jeff O’ Connors stava...

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SENZA FONDO

SENZA FONDO  Erano le 15 di un pomeriggio di metà giugno, fuori non c’era ancora la calura agostana ma era comunque decisamente meglio starsene a casa, tanto, da pensionato che era, non aveva più da correre a lavorare. Suonò il videocitofono e quel rumore squillante lo infastidì non poco; chi mai andava in giro a casa altrui a quell’ora? Era sicuramente qualche vicino che aveva da recriminare su qualcosa, pensò, magari il solito rag. Persichetti, il tuttologo rompiballe puntiglioso che di sicuro gli avrebbe attaccato un bottone da mezz’ora almeno… Gaudenzio se ne stava sul divano col suo pingue...

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BASTOGNE

BASTOGNE Era il tempo eroico della tenda canadese, quattro amici, un paio di cambi di vestiario, poche lire in tasca e tanta, tanta voglia di viaggiare per scoprire quell’Europa che sembrava ancora tanto lontana ma che da poco si era aperta a mode, atteggiamenti e musica comuni. Così, tutti guardavamo affascinati là, in direzione Londra, la mitica Londra, quella verso cui tutto sembrava confluire e da cui tutto aveva origine, un faro per noi giovani. Non si poteva non andarci almeno una volta nella vita. E così partimmo in quattro: Marco, Rita, Enza ed io su di un’auto stipata al...

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