Autore: Irene

CHE DOLORE

Sono Marzia, una signora di mezza età distrutta dalla fatica, lavoro come aiuto cuoco in un ristorante al centro di Roma. Egidio, il cuoco, è anche il titolare del ristorante, come ogni cuoco che si rispetti è bello ciccione, sempre rosso in viso e sudaticcio, copre col capellone bianco quella sua testona pelata. L’impresa più grande per me è arrivare puntuale al lavoro, non ho una  macchina, quindi metro, bus, tacchi e suole. Finché sono sui mezzi pubblici tutto regolare ma quando scendo sono dolori. Stamattina mentre cercavo di svincolarmi come al solito tra una moltitudine di gente, auto, motorini...

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LA MIA AMICA LUISELLA

Appena ho aperto gli occhi il solito pensiero mi ha invaso la mente. Quella mattina dovevo farlo, erano giorni che ci pensavo. Guardai fuori dalla finestra, la giornata non era delle migliori, un cielo grigio e umido di nebbia mi fece rabbrividire. Feci una doccia veloce, sui soliti pantaloni un maglioncino azzurro, ero veloce nel prepararmi, il trucco per me nemmeno esisteva, infilai il mio impermeabile bianco e mi avviai. Sotto una fitta nebbia percorsi per pochi minuti la solita strada e mi infilai dentro il bar. Marco da dietro il bancone mi sorrise: “Buongiorno Giulia, sei in ritardo...

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IOAN

Luminita la vecchia zingara ottantenne, ormai erano trent’anni che viveva nel campo rom vicino al fiume in  questa città italiana. Non viveva più nella vecchia roulotte ma in un campo allestito dal comune, con baracche e anche con qualche servizio, ma la sporcizia regnava sovrana. La sua vita scorreva sempre con i soliti ideali zingareschi. Si aggirava nel campo con la sua ampia e lunga gonna scura, uno scialle sulle spalle, e nascondeva il sudiciume dei capelli raccogliendoli sulla nuca. Aveva avuto ben otto figli, che ormai vagavano in altre città. Con lei viveva il piccolo nipote Ioan. Sua...

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UBALDO

Sono Ubaldo e voglio raccontarvi la mia fine. Tutto è cominciato dalla separazione con mia moglie Elisa. Un calvario con un avvocato che mi ha spillato pure il sangue. I pochi risparmi bruciati burocraticamente. A Elisa vennero affidati i nostri bambini a lei fu assegnata la casa, lei non lavorava era senza un reddito, era tutto suo. A quei tempi lavoravo con una cooperativa che si occupava di mense scolastiche. Lo stipendio non era un gran che e dovevo passare un cospicuo mantenimento per i miei figli. Così mi sono ritrovato senza una casa, e con pochi soldi per...

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