Autore: Irene Gironi Carnevale

UN NATALE DA RICORDARE DI IRENE GIRONI CARNEVALE

Chi di noi non ha un Natale da ricordare? Uno di quei Natali che ti si imprime nella memoria e, per un motivo speciale che solo tu puoi capire, non ne uscirà mai più e sarà la tara di tutti i Natali successivi, a volte anche di quelli passati, con una fantasmagorica circonlocuzione che solo la mente umana è capace di fare, scavando nella memoria che è la colonna vertebrale di tutta la nostra esistenza e alla quale attingiamo nei momenti più diversi per avere la conferma di esistere, di essere stati, di essere oggi e, si spera, anche...

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2 NOVEMBRE NON PIU’ 2 DI IRENE GIRONI CARNEVALE

Ebbene sì, sono nata il 2 Novembre, ma in realtà sono in pochi a saperlo. Come mai? Perché sui miei documenti c’è scritto 1° novembre. Non è un errore dell’ufficio dell’anagrafe, è stata un’idea di mio padre. Quando gli ho chiesto il motivo, mi ha spiegato che il 2 non gli sembrava un bel giorno e così ha pensato di denunciarmi il 1° che essendo un giorno festivo era anche più adatto per festeggiare. Non sapeva, il tapino, che questa sua decisione è stata per me fonte di svariate rotture di scatole (Rocco Schiavone userebbe un altro termine più...

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IL CORAGGIO DELL’AMORE DI IRENE GIRONI CARNEVALE

Si fa presto a dire “amore”, basta la parola e tutto sembra risolto, semplicissimo, senza ostacoli. Ci si riempie la bocca di queste magiche cinque lettere e si pensa di avere la chiave di volta del mondo intero. Invece per amare ci vuole coraggio, molto più di quanto si pensi. In primo luogo ci vuole coraggio ad amare sè stessi, con tutti i difetti, le contraddizioni, le cazzate che facciamo e che dobbiamo metabolizzare. Ci vuole molto coraggio a continuare ad amarci quando l’oltraggio del tempo si mostra in tutta la sua evidenza sul nostro corpo e sulla nostra...

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AUTUNNO MON AMOUR DI IRENE GIRONI CARNEVALE

Fermo immagine: Napoli, Via Scarlatti davanti al bar pasticceria Daniele. La ragazzina magra con lo scamiciato scozzese, i calzettoni e le scarpe nuove “per la scuola” ( scarpe che stringono un po’, ma non si dice a mamma perché il modello è proprio quello desiderato e la misura più grande non c’era, pazienza!) stringe tra le mani la busta di Upim. Mentre percorre lentamente “la vasca” guardandosi intorno per cercare tra la gente facce conosciute, pensa ai suoi acquisti. I quaderni con le pagine che odorano di nuovo, il diario, già sbirciato ma non troppo “altrimenti che gusto c’è...

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L’AQUILA E LA FARFALLA DI IRENE GIRONI CARNEVALE

La valle si svegliava lentamente come ogni mattina e i raggi del sole filtravano tra le chiome degli alberi, penetravano nell’intrico delle felci del sottobosco e con il loro tepore risvegliavano le creature ancora addormentate. I fiori schiudevano le loro corolle variopinte scrollandosi di dosso le gocce di rugiada e il prato tornava ad essere simile ad un tappeto ricamato adagiato tra le curve delle colline e ombreggiato dalle cime dei monti. La farfalla era la prima a svegliarsi. Con un lieve battito d’ali si liberava dal torpore notturno e dopo aver tuffato il viso nella prima goccia di...

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Rocco Dodò e Rocco Tattà di Irene Gironi Carnevale

  Io di orsacchiotti ne avevo due, ma non perché fossi viziata o pretendessi giocattoli a iosa. Fu mia madre, maniaca dell’igiene, avendo capito il mio amore sconfinato per l’animaletto peloso, a decidere che uno era quello con cui avrei dormito e l’altro invece lo avrei portato a spasso. Il nome, però, era lo stesso: Rocco. Per distinguerli il nome completo fu modificato: quello da passeggio era Rocco Tattà, dal mio modo di dire “andiamo a tattà” per significare “andiamo a passeggio”, mentre il notturno era Rocco Dodò per lo stesso motivo, “andare a dodò” era derivato da una...

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