Autore: Angelo Fabbri

UCCIDETE FRANCISCO FRANCO! – 12 – ¡Fuego cruzado!

Leonardo Soria, Alberto e altri due compagni che li avevano raggiunti osservavano la strada attraverso le fessure tra le caditoie e il marciapiedi. Deserta. «Via libera» li avvisò Alberto, che era andato avanti a sollevare un tombino. Uno dopo l’altro i quattro sgusciarono fuori e andarono ad acquattarsi dietro un carretto in una zona d’ombra, invisibile dalla strada assolata, disponendosi ad aspettare. Dopo circa un’ora due vetture si profilarono in lontananza, sbuffando. «Eccoli!» disse Alberto. «Tutta qui la scorta?» «Garcia Fernandez non viaggia mai con una grossa scorta» disse Diego, che aveva un passato in policia, «tantomeno quando va...

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UCCIDETE FRANCISCO FRANCO! – 11 – Leandro despierta en la posada de Guillermo

«Leandro, sveglia!» Con fatica Leandro Soria si tirò su dal tavolo su cui aveva appoggiato la fronte addormentandosi. Guillermo e Alberto lo stavano scuotendo, preoccupati. «Amico mio, sembra che non reggi più l’alcol» disse Alberto, accennando alla bottiglia vuota per due terzi. Leandro si stropicciò gli occhi e si raddrizzò. La testa gli scoppiava. Che sogno aveva fatto? «Che ore sono?» chiese, poi vide che le lampade a gas illuminavano il locale. Doveva essere, doveva… «Sono le sei di mattina, hai dormito tutta la notte qui.» Leandro si guardò intorno. Il locale era vuoto. «Tutta la notte? E mi...

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Pensando a te

Pensare a te nella notte vuota, è cercare di stringere un fantasma, sognare, svegliarsi e rivolere sognare, voler morire ogni momento. E poi lanciare la mente nel vuoto: riuscirà mai a raggiungere un sogno? E sentirla cadere e piangere, per essere povero e uguale, normale. Eppure il futuro ci deve appartenere! La speranza lo dice, e lo assicura, ma la sua forma incerta è forse più lontana di te, questa mattina… Pensare a te, e vedi che succede: lanciare la mente contro l’infinito e perdere piangendo la certezza di noi, poi ricordare la felicità passata per illudermi di un...

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LA CASA TRA I PINI

Era primavera, nell’aria, ed estate nei tuoi occhi, in quei giorni di giugno nella casa tra i pini. Il sole già bruciava il cemento e la pelle; si viveva felici, i miei fratelli a giocare nel prato e tu, quietamente soddisfatta, la sera. Tempo passato che non tornerà, nella casa su cui si frangeva il bosco; in fondo alla collina, tranquillo, il paese, indolente, viveva. Poi la vita è rotolata lontano, e abbiamo perso il senso del buio gli occhi gialli dei gatti la notte furtivi fantasmi da te tanto amati. Il profumo del muschio sugli alberi, la terribile...

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Ogni tanto ritorna

«L’avevo visto seduto affranto su una vecchia panchina di ferro, avete presente quelle panchine verdi senza spalliera che erano nei parchi, quelle indistruttibili, fatte di sbarre parallele intervallate da spazi, cosicché anche quando piove si asciugano subito?» I ragazzi che facevano cerchio intorno al vecchio assentirono. Qualcuno si fece scappare una mezza risata, subito soffocata. Lo prendevano in giro, lo sapeva, ma andava bene, bastava che gli pagassero ancora da bere. «Dai, continua, cosa ti ha detto quel tipo?» Il vecchio buttò giù una sorsata. «Mah, lui niente, stava lì a guardare la luna riflessa in una pozzanghera, sapete...

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Abbraccio

Vivo i miei giorni uno dopo l’altro, e mi dico: come potrei fare diversamente? Non è forse l’oggi l’unico momento che vivo davvero, non è forse il passato uno stantio magazzino dei ricordi e il futuro un delirio di sogni, progetti ed ansie? Ed allora, se non riesco veramente a calmare il mio spirito, almeno che calmi l’agitare quotidiano del corpo, la frenesia.   … Ea poi viene la notte, quando il grande castello della Ragione, ma non solo, della Responsabilità, della Giustizia e di mille altre parole, tutte con la maiuscola, mostra le sue incrinature e vedo da...

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4 hours ago
Writer Monkey

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

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5 hours ago
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2 days ago
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Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
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