Autore: Angelo Fabbri

La vera storia di Hansel e Gretel

Un vento gelido spirava tra gli alberi, portando il rintocco delle campane di Gelnhausen fino alla porta della casa di Katharina. La giovane donna stava infornando i dolci di marzipan di sua invenzione che avevano avuto tanto successo nella sua pasticceria, al punto che da tutta l’Assia la gente veniva apposta per comprarli, sfidando le intemperie e le pessime strade. Erano biscotti e tartine, decorati in forma fantasiosa, ma tutti con la particolare caratteristica di avere un sapore fantastico, che non si poteva dimenticare. Un sapore stregato. Rumori di zoccoli e il frastuono delle ruote ferrate di una carrozza...

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Sulla nave

Il mare è stato per giorni liscio come la lanca dove andavo a pescare i barbi e i cavedani, solo che invece di essere  verde cupo era di un inquietante azzurro pallido. Non blu come il cielo, voglio dire, qualcosa di snervante, immenso, vivo. Il sole picchiava implacabile, ma nelle profondità della nave, dove dividevamo le cuccette con il rombo continuo dei motori, il caldo era asfissiante, così preferivamo tutti uscire fuori, sul ponte inferiore. Non potevamo lasciare dallo spazio che ci era stato assegnato, ci era permesso di stare soltanto a poppa perché – si diceva, ma io...

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31 Dicembre

È cominciato al calare del sole, ma eravamo preparati. A dare l’annuncio è stato il primo razzo che è piovuto dal cielo lasciando una lunga scia rossa prima di esplodere. Subito dopo si è sentito un boato che ha fatto tremare i vetri, quindi una successione di fiammate, scoppi, gente che gridava, sirene di ambulanze. I sacchi di sabbia erano già contro le finestre, ma era dura aspettare che finisse chiusi come topi in una tana, nella speranza che qualche razzo non appiccasse il fuoco alla nostra casa, così sbirciavamo attraverso le fessure, un po’ per la curiosità e...

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Trincea

«Devono aver messo qualcosa dentro questo cazzo di vino!». «Eh?». «Sto parlando con te. Dormi?». Dormire. Come se fosse possibile. Ho il collo intorpidito dallo stare appoggiato sul bordo dell’elmetto. «Cosa vuoi?» dico. «Dicevo che questo vino fa più schifo del solito. Devono averci messo qualche polverina». «Forse ci hanno pisciato dentro». «Dico sul serio!» fa John «qualche eccitante. Sono giorni che non riesco più a chiudere occhio». Mi volto stancamente verso di lui e per poco l’elmetto mi scivola nel fango che copre il fondo della trincea. «Dammi retta, John. Semmai ci vogliono ubriachi, così ci facciamo ammazzare...

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Everybody wants to be a cat

Ehi, ehi, ehi, come arpeggia il piano! E come lo segue la cornetta in questo pezzo di jazz mentre il cantante spande la sua voce calda e roca nella penombra del locale, avvicinandosi alla piccola lady che l’ascolta estasiata. Una seconda voce, tenorile, subito si affianca in un duetto e gli spettatori non riescono più a trattenersi dal battere il ritmo, trascinati dal sound avvolgente. Il sax entra in scena con veloci assoli, mentre le note profonde del contrabbasso vibrano nei cuori di chi sta ad ascoltare, trascinandoli sulla scena. Rapide la mani dei pianisti volano sulle tastiere, mentre...

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IL viaggio è cominciato

Le pareti di questo piroscafo sono di acciaio, ripide come montagne, bianche come i fantasmi che sognavo nella nebbia la mattina, quando uscivo di casa al primo albeggiare e camminavo per raggiungere i campi, la vanga sulle spalle e una bisaccia con pane e formaggio al collo, il mio pasto fino alla sera. Adesso vedo soltanto il grigio sotto i miei piedi e il blu del mare che si perde in lontananza. Io non avevo mai visto il mare, cioè sapevo com’era perché la maestra a scuola ci aveva fatto vedere le illustrazioni, ma credevo fosse una distesa piatta,...

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Quelli di Writer Monkey su Facebook

3 days ago
Writer Monkey

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

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3 days ago
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5 days ago
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Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
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