Aria dimentica di istanti ferini.

Io come cieco sfioro la tua pelle,
confusa tra le foglie,
ne avverto l’odore tra il dolciastro e il pungente,
i fiori esalano, distillano le fragranze che si perdono nelle ombre
che si adagiano sulla tua pelle pulsante,
con un fare di fatalità, sensualità debordante,
fragranze che sono accadimenti accidentali,
nel piccolo tempo della bufera dei sensi,
riemergiamo noi corpi, esplosi in anfratti
come esplodono le violette negli anfratti di siepi,
e l’aria profuma di dolcezza,
dimentica degli istanti ferini.