PERSONAGGI:
Angel Devil – Angelo
Hilary – Ilaria
Grace – Graziella
Patty – Patrizia
Irin – Irene
Matty – Matilde
Lucy – Lucia
Marilyn – Marilena
Angel Devil, abitava nel tetro castello di Darkrock in cima a una collina brulla, isolato da tutti, avvolto in un mantello nero come la notte. Il sole non illuminava mai il suo castello, una coltre di nebbia lo rendeva perennemente quasi invisibile agli abitanti del villaggio sottostante.
Nessuno osava guardare lassù, di lui si diceva che avesse terribili poteri, che mandava maledizioni e incantesimi a chi osasse fissarlo negli occhi. Di notte giungevano al villaggio le note potenti e opprimenti del grande organo a canne che Angel Devil suonava per ore ed ore.
La gente se ne stava rannicchiata sotto le coperte cercando di dormire almeno un po’.
Ebbene, quest’uomo terribile decise un giorno di far arrivare alla sua dimora alcune streghe che non vedeva da molto tempo, aveva da assegnare loro un compito importante, che, se fosse riuscito, gli avrebbe dato fama e onori. Mandò la sua Aquila Reale, con un messaggio fra gli artigli, a casa delle streghe, le quali, per timore che si riaprisse la caccia nei loro confronti, vivevano tutte insieme in una cascina di campagna.
L’Aquila lasciò cadere il messaggio sulle loro teste e con un grido acuto spaventoso se ne tornò al Castello.
Fu così che le streghe Hilary, Lucy, Irin, Grace, Patty e Matty iniziarono la loro avventura.
Per fortuna avevano ancora le loro vecchie scope magiche, un po’ spelacchiate ma ancora funzionanti; giunsero a destinazione in piena notte. Vedendole arrivare, gli uccellini si zittirono, gli scoiattoli si chiusero ben bene nelle tane e i serpenti si nascosero dietro i radi cespugli.
Angel Devil aprì il pesante portone e le fece entrare nell’enorme salone, illuminato da candelabri disseminati ovunque. Appesi alle pareti trofei di caccia, teste di poveri animali uccisi per puro divertimento. Gli angoli del soffitto erano abitati da ragni che instancabilmente andavano su e giù a perfezionare le magnifiche trame delle loro tele, già piene di insetti intrappolati.
Un po’ intimorite le streghe lo seguirono fino al grande tavolo posto in mezzo al salone.
“Vi ho fatte venire qui perché devo darvi un incarico importantissimo, che mi darà fama e ricchezza, se saprete portarlo a termine; in caso contrario… sapete quanto so essere crudele!”
“Faremo tutto il possibile per accontentarti Signore” dissero in coro le streghe.
“Bene! Ho saputo dalla mia fidata Aquila Reale che esiste un rarissimo e forse unico esemplare sulla faccia della terra di drago blu il “Glaucus Atlanticus”. Pare abbia sembianze particolari, come proveniente da altri mondi… ecco, io lo voglio! Dovrete catturarlo e portarlo da me, lo addestrerò e lo metterò a guardia del mio castello. Chiaro?”
“Ma… dove dobbiamo cercarlo?” chiese Grace, la più anziana del gruppo.
“Nella Terra dei Canguri, certamente sarà rintanato in una caverna, dev’essere un animale enorme!
Ecco, queste sono le sue sembianze” mostrò loro un’immagine del drago blu; faceva davvero paura con quel corpo lungo e sottile e tutti quegli artigli.
“Presto andate!”
“Non possiamo riposare un po’ prima di partire?” chiese Irin
“No! Non c’è tempo, qualcuno potrebbe trovarlo prima di voi, andate!”
Le streghe, a malincuore, raccolsero le scope e, dopo aver consultato una mappa partirono per la Terra dei Canguri. Giunsero a destinazione dopo una giornata di volo, senza mai scendere dalle scope.
Hilary, la più giovane, con spiccate attitudini al comando disse:
“Grace e Matty, andate ad esplorare a sud. Lucy con me a nord, Irin e Patty ad est…”
“Ehi un momento! Chi ti ha nominata capo della spedizione?” protestarono le altre.
“L’ho deciso io, sono un’organizzatrice perfetta, se non volete fare come dico, farò tutto da sola. Poi ve la vedrete con Angel Devil”.
Brontolando si diressero nelle direzioni dettate da Hilary. Perlustrarono miniere, grotte e caverne, si divertirono a guardare i canguri che saltellavano ovunque, quasi a voler salutare tutti i passanti.
Ma del drago neppure l’ombra. Stremate e deluse si ritrovarono sulla spiaggia:
“Non c’è nessun drago qui ragazze, che si fa?”
In quell’istante dall’Oceano sbucò una sirena, bellissima, un viso dolce e sorridente, lunghi capelli biondi. Sistemò languidamente su uno scoglio la lunga coda e si rivolse alle streghe:
“Salve, io sono Marilyn, e voi chi siete?”
“Ehm… siamo di passaggio, turiste insomma, ci hanno detto che in questa bellissima terra esiste un drago molto raro”.
“Un drago?” disse stupita la sirena
“Sì, un drago blu, si chiama Glaucus Atlanticus, abbiamo cercato tutto il giorno ma non l’abbiamo trovato. Sarà un’informazione sbagliata”.
“Il drago blu? Oh! Ahahahah!”
La sirena rideva divertita, le streghe si stavano innervosendo… farsi anche prendere in giro da… un mezzo pesce!
“Io so dov’è” disse la sirena.
Le streghe drizzarono le orecchie:
“Lo sai?”
“Certo! E’ mio vicino di casa, se volete vi ci porto… E’ laggiù”.
“La… laggiù dove?”
“In fondo al mare naturalmente” – disse serafica Marilyn.
“Cosa? Ma noi non siamo pesci, annegheremo!”
“Niente paura, ci penso io”.
Emise un suono acutissimo, in pochi secondi affiorò dall’acqua una piccola imbarcazione chiusa da una cupola di vetro.
“Ecco, qui sarete al sicuro”.
Le streghe emisero un ohhhhh! di meraviglia. Hilary entro per prima spavalda, la seguirono a ruota Patty e Irin, infine, vinta la paura, entrarono anche Grace, Matty e Lucy. La bella sirena con un colpo di coda spinse la barca sott’acqua che in pochi secondi toccò il fondale marino. Che spettacolo meraviglioso! Pesci multicolore ovunque, guizzavano felici in piccoli branchi in quello spazio immenso. Tutto era pace e silenzio, le streghe erano estasiate.
“Eccoci arrivate – disse Marilyn – questa è la mia casa e qui accanto c’è quella del Drago Blu”.
“Cosa? Così piccola? Ma noi pensavamo fosse un mostro buttafuoco, nascosto in qualche caverna della terra”.
“Oh no! Il Drago Blu è un piccolo mollusco non un mostro. Aspettate, ve lo presento”.
Bussò dolcemente alla porticina che si aprì subito, apparve una minuscola creatura di un meraviglioso colore blu e bianco.
“Draghetto caro – disse Marilyn – ti presento alcune amiche che hanno sentito tanto parlare di te”.
“Buongiorno signore” – disse Draghetto, dimenando il corpicino.
“Come sei bello!” disse Patty
“Stupendo” continuò Grace
“Meraviglioso” – fecero eco Irin e Lucy all’unisono. Draghetto arrossì per un momento, poi tornò blu.
“Ragazze – gridò Hilary – ricordate perché siamo qui? Dovremmo portare questa piccola e incantevole creatura ad Angel Devil, secondo voi?”
“Noooo” risposero in coro le streghe.
Parlarono fitto fitto con la sirena e lo stesso draghetto; dopo un’ora, tutti soddisfatti! Avrebbero attuato il piano prestabilito.
Draghetto si infilò in una bolla d’aria per poter respirare una volta fuori dall’acqua, Lucy lo depose in una vaschetta con acqua di mare, salutarono Marilyn con un arrivederci e partirono per il castello di Angel Devil.
Quando arrivarono lo trovarono sulla soglia con l’Aquila reale posata sul braccio:
“Era ora! Stavo mandando Aquila a cercarvi. Allora? Dov’è il drago?”
“E’ qui Signore, eccolo”. Aprirono la vaschetta.
“E questo cosa sarebbe? Uno scherzo? Stupide streghe, avete fallito, vi punirò come meritate!”
“In quanto a te, piccolo mostriciattolo, ho deciso… un mio incantesimo ti farà diventare grande come un vero drago, resterai sempre con me!”
Allungò le braccia verso Drago Blu, pronunciando parole magiche incomprensibili.
Il draghetto cominciò a crescere, sempre più, sempre più, a dismisura, finchè raggiunse la grandezza di un drago di terra.
Le streghe si rannicchiarono strette una all’altra per la paura, speravano che il piano funzionasse fino in fondo.
Così fu: il draghetto blu ormai diventato Grande Drago Blu, aprì le fauci e lanciò una potente fiammata verso Angel Devil, che bruciò come un cerino, sparendo per sempre. Insieme a lui finì anche l’incantesimo e il Grande Drago tornò ad essere il piccolo Drago Blu.
“Evviva!” – gridavano felici le streghe, danzando intorno al draghetto che nel frattempo si era rifugiato di nuovo nella sua bolla d’aria. “Il piano ha funzionato, sapevamo che non avrebbe rinunciato così facilmente. E’ caduto nella sua stessa trappola”.
“Ora dobbiamo mantenere la promessa fatta a Draghetto e Marilyn – disse Hilary – riportiamolo a casa”.
Veloci come il vento tornarono nella terra dei Canguri, la Sirena le stava aspettando con ansia. Quando le vide chiese subito: “Com’è andata?”
“Benone Marilyn, il Drago blu ha ucciso il mago cattivo, siamo tutti liberi”.
“Grazie amiche mie”.
Marilyn felice prese delicatamente in mano il piccolo mollusco e dopo aver sorriso alle streghe
si tuffò in acqua e sparì alla loro vista.
Hilary, Patty, Matty, Grace, Lucy e Irin si rattristarono per un momento poi realizzarono di essere libere per sempre, presero quindi una grande decisione: Il male era stato sconfitto, d’ora in avanti si sarebbero adoperate solo per fare del bene.
FINE