C’erano una volta tre tipi “il lungo il corto e il pacioccone” tre amici inseparabili.
La mattina si incontravano al bar per il solito caffè della Peppina.

Una mattina mancava il corto, non si preoccuparono più di tanto, lo sapevano lui aveva le gambe corte  arrivava quasi sempre  in ritardo, il mattino dopo però mancava il lungo, arrivò tutto trafelato:”Amici scusate la sveglia birichina stamane  mi ha fregato di nuovo poi c’era un traffico bestiale sulla tangenziale praticamente quarantaquattro gatti in fila per due, un miagolio di clacson allucinante”.

Dopo il classico caffè tutti al lavoro, lavoravano nello zoo comunale accudivano gli animali, quando arrivavano tutti gli animali salutavano con i loro versi.I tre amici però erano scocciati c’era un animale che non salutava mai e si chiedevano :”Ma il coccodrillo come fa?”Non c’era nessuno che lo sapeva.

Nella pausa pranzo si spostavano lì vicino nella loro solita trattoria, dalla nonna Pina, faceva delle tagliatelle eccezionali.Quel giorno mentre mangiavano, ullalà un bel moscerino cominciò a ballare intorno ai loro piatti fumanti, il bello fu che rimasero affascinati non gli girò la ciribiricoccola irritati nel vederlo,  perché ballava magnificamente un valzer.
All’improvviso diventarono uno sciame, uno schifo troppi sulle tagliatelle, allora nonna Pina  tornò in cucina e chiese aiuto al cuoco “Mago Zurlì”.

Lui con la sua magia li trasformò in bambini, si unirono in gruppo e iniziarono a cantare in coro:”
“Carissimo Pinocchio
amico dei giorni più lieti,
con tutti i miei segreti
resti ancor nel mio cuor come allor!”
I tre amici storditi dalla soave musica dimenticarono di tornare al lavoro.