Quanto tempo perduto a cercare ragioni che il cuore reclama e la mente non trova perché non ci sono. Quanto tempo perduto a tentare di giustificare, di convincersi invano che è come si vuole e non come non è. Quanto tempo perduto a cercare e trovare soluzioni, mezzi, strumenti con attenzione e amore per risolvere problemi non tuoi, ma che tu hai messo davanti ai tuoi, per poi vedere i tuoi sforzi vanificati da una risata o da un’alzata di spalle, come dire: “Chi ti ha chiesto niente?” o, peggio, “Ma che dici! Mai e poi mai!”, salvo fare una clamorosa marcia indietro e rivendicare come propri tentativi e rimedi. Quanto tempo sprecato a non occuparsi di sé, ma a spostare su altri l’attenzione, il tempo prezioso che fugge e non torna più e ti imbianca i capelli, ti assottiglia la pelle, porta via i tuoi sogni. Un tempo infinito a nascondere sotto la maschera di un malinteso o fasullo amore la mediocrità umana di qualcuno che, con gli occhi di oggi, non avresti neanche sfiorato con lo sguardo. E il tempo perduto ti sembra adesso davvero sprecato, un patetico tentativo di travestire da amore qualcosa che non lo era, quando cocciutamente ti riempivi la bocca e il cuore di bugie che colmassero un vuoto abissale. Quando la ragione bussava alla tua porta, ma la trovava sbarrata e sorda perché la tua fame d’amore, da cane randagio, prevaleva su tutto.

Oggi ti guardi con vecchi occhi nuovi e il sorriso che increspa le tue labbra sottili non è che la consapevolezza di una verità che ti rende padrona di attraversare gli anni che ti restano senza menzogne, senza zavorre, nel sole e nel vento di come tu sei veramente. Libera, finalmente.

Rainbow, Ray Collins Photographer