Conosco una donna col naso da pirata in un volto da sirena, e su quel naso a trespolo vi si posano, come mosche, i pappagalli.
C’è poi un adolescente con gli occhi pesti degli insonni e la bocca tirata come una tendina, che non ride mai.
Conosco anche una ballerina con entrambi gli alluci valghi, che può piroettare solo sdraiata a terra, cosicché la sua schiena, nel corso dell’esercizio, ha maturato una gobba da cui un giorno partorirà un cigno.
Quante storie, grottesche, tragiche o tenere, d’innesti falliti, da scriverci interi capitoli, così da rivoluzionare la scienza medica e quella umanista.
E tutte le ideologie religiose.
In realtà, pochi sanno che dopo la morte tutto torna a posto.
Bisogna solo accettarla.
Per questo, poi dopo, nessuno vuole fare il fantasma.