Introduzione
Dal “Diario dei ricordi di Melania”.
Questa storia non ha niente a che vedere con la nota serie televisiva “Desperate Housewives”, famosa e intrigante saga, dedicata a casalinghe americane, ma è la lotta quotidiana e i problemi che deve affrontare una qualsiasi donna italiana.
È una sorta di diario, dove sono raccolti aneddoti divertenti di Melania, una comune casalinga, nella quale ci possiamo riconoscere tutte.
I personaggi di questa storia sono appunto Melania, la protagonista, il marito Gerardo, le figlie Lara e Mara, i generi Angelo e Nando, i nipoti Stefano, Michi e Cecilia, per non parlare del cane Manfred, chiamato Manny, alcuni amici che scoprirete leggendo e un personaggio inventato, molto importante e amico fedele: il cervello di Melania.
Su di lui vanno spese due parole.
È un rompiscatole naturale, sempre tra i piedi, petulante e stressante.
Insomma, la coscienza personificata della protagonista.
Melania decise di assegnarli un nome perché, in fondo, è il suo compagno di viaggio, a volte noioso e spesso tiranno ma parte fondamentale della sua vita.
Signor Cervello, pensò che fosse troppo banale, non raffigurava la singolarità del soggetto, che era tutto, fuorché anonimo.
El Señor Cerebro, in spagnolo, avrebbe potuto andare bene, le faceva venire in mente un tizio non molto alto, con i baffi all’ingiù, un sombrero sul capo e un’aria indolente, ma, riflettendo, pensò che non rispecchiasse le sue caratteristiche.
Monsieur Cerveau, in francese, aveva un qualcosa di raffinato e bohemien e si sarebbe potuto immaginare con una sigaretta infilata in un lungo bocchino, gemelli d’oro ai polsi, un foulard al collo … ma non gli assomigliava.
Sir Brain, in inglese, suonava bene se lui avesse avuto anche la minima aria di un Lord, ma non era né flemmatico, quantomeno altero, figuriamoci aristocratico!
Alla fine, visto le sue caratteristiche di despota, tiranno, malefico, impiccione e presuntuoso come un vero nazista, decise di chiamarlo Herr Denk, in tedesco; oltre che, più familiarmente, il Malefico, l’Innominabile e un ampio repertorio variegato di appellativi.
Con il passare degli anni Melania è rimasta vedova, le figlie sono diventate donne e si sono fatte una famiglia.
È una donna forte, combattiva, in passato la vita le ha dato un sacco di problemi e continua a procurargliene ancora oggi ma non si scoraggia, non si lascia abbattere e accetta ciò che il destino le ha riservato, senza lamentarsi troppo e tira avanti come meglio può, destreggiandosi tra i mille problemi quotidiani.
Prende la vita per quello che è senza farsi troppe illusioni e con l’ironia necessaria per sopravvivere.
Non sopporta le persone invadenti e odia i rompiscatole.
È per questo motivo che è in continuo conflitto con il suo cervello impiccione.
Ha sempre fatto la casalinga ma adesso, dopo che le sue esigenze sono cambiate, lavora part- time in una struttura pubblica che la impegna solo il mattino, ma continua a considerarsi una casalinga a tutti gli effetti.
Tempo fa decise di scrivere un diario e qui sono riportati i fatti più espressivi e spesso divertenti della sua vita.
Melanina
Vorrei presentarmi.
Sono Melania, una donna tuttofare. Mi piace cucinare, leggere, cucire, fare Yoga e giardinaggio, adoro dipingere, scrivere e sognare.
Mio marito è Gerardo, i viaggi sono la sua passione così come fare escursioni in montagna; abbiamo due figlie adolescenti: Lara e Mara, che frequentano la scuola, giocano a pallavolo e si comportano come tutti gli adolescenti della loro età: dare il loro contributo per rendere vivace la vita familiare.
Gerardo dice che fare uno sport è indispensabile e salutare oltre che essere una bella e educativa esperienza.
Se lo dice lui che gira per il mondo e prende tutto come un’avventura …
Io, al contrario, sono un po’ più pessimista, diciamo pure “realista”, che è un’altra cosa.
Comunque, siamo entrambi d’accordo sul fatto che fare uno sport sia molto importante per tutti, specialmente per i giovani.
Se pensate che la mia vita da casalinga sia insipida e noiosa, sbagliate, è perché non conoscete la mia che è anche troppo movimentata, per nulla monotona, a volte divertente e, per precisione, non sono disperata, anche se forse, ripensando a quello che accade ogni giorno, dovrei esserlo.
Ho deciso di dedicare a me stessa qualche ritaglio di tempo, di lasciare liberi i miei pensieri e le mie emozioni, di dare sfogo alla mia fantasia e, spero, di trasmettere quel tanto di positività che ci permette di vivere la nostra vita con serena ironia sempre e nonostante tutto.
Repensandoci: non credo che riuscirò a tenere un vero diario, ho talmente poco tempo!
Melania