E tu chi sei, che fuoriesci così,
all’improvviso, dalla mia penna?
Chi sei tu, piccola musa,
miniatura alla ricerca di un cantore
che ti contenga in un verso,
che sappia ascoltare la tua melodia, afferrarla, impastarla, sottraendola all’oblio
per almeno un momento.
Un unico momento d’ascolto
per l’incedere suadente della tua arpa,
che rapisce i sensi,
che inumidisce gli occhi,
crea solchi in miniatura anch’essi,
ma indelebili nei futuri sospiri dell’anima.
Impercettibili. E presenti.
Chi sei tu? Qual è la tua storia, madmoiselle?
Appari estasiata, ti allunghi nostalgica.
Attendi forse un messaggio, un segnale,
per staccarti dal foglio
e svegliare il nuovo corso?
Arriverà e sarai.
Sarai curiosa, ostinata, ribelle,
incendiaria e un giorno sì,
sarai innamorata, forse madre.
E ricambiata, poi tradita, forse delusa.
Tradirai deluderai accetterai
sconfiggerai. Viva.
Fino a tornare a te, in te, nel foglio.