Come promesso, il vostro Tomy Tomato è tornato sul luogo del fattaccio per indagare in seguito a nuove segnalazioni circa soprusi, comportamenti scorretti tra verdure ed in particolare un caso di mobbing.

Per quest’ultimo sono stato chiamato dalla signora Solanum Tuberosum, per gli amici Patata, che è giunta all’incontro cotta dalla stanchezza, praticamente lessa. Ecco la sua testimonianza:

Sa, con questo caldo, si rischia di essere arrostite e poi pensi un po’ che vicino ho i signori Aglio e Rosmarino… Ma veniamo al dunque. Sono una patata di nobili origini Igp, vengo dal Fucino, da quella terra ‘forte e gentile’ come ebbe a dire Primo Levi. Sono avvezza ad essere considerata e trattata con rispetto perché rappresento una risorsa importante per l’economia di quella zona.

Appena sono entrata nel supermercato , mi sono presentata come Solanum Tuberosum ed allora tutti mi hanno salutato con grandi cortesia e rispetto. Ma, non appena ho detto che mi potevano chiamare Patata, …è iniziato il finimondo. Non riesco proprio a capire il perché di tutti quei sorrisetti allusivi, quei riferimenti alla mia bontà. Certo, sono socievole, vado un po’ con tutti i piatti ma essere trattata come un tubero facile è davvero troppo. Quell’avvinazzato e di Peperone con la sua risata clownesca ha iniziato a sparare battute tipo slogan:”meglio la Patata che la Cipolla, anche se andrei in padella con tutte e due”. Al che la Cipolla chiamata in causa ha fatto una faccia truce che non immagini e gli ha risposto :“ Non usare battute taglienti con me perché, mi conosci, se volessi farei piangere un sacco di gente, te compreso”.

E intanto quel cretino di fungo dall’aria fumata se la rideva sornione e silente. Si vedeva che probabilmente era stato ad un rave party nel bosco insieme a un po’ di funghi allucinogeni della specie Psilocibe ed aveva il cervello ancora appannato.

Insomma, questo atteggiamento si ripete continuamente tanto da essere una vera e propria dolorosa persecuzione”.

Stava continuando a raccontare, quando è arrivato il responsabile di reparto Zappalà che nel costatare come la situazione fosse ormai fuori controllo, si mostrò ancora una volta costernato ma fermamente determinato a rimettere ordine nel reparto. Infatti, dopo avere espresso nuovamente il suo profondo rammarico, ha aggiunto : “ Ho fatto di tutto perché il reparto fosse in ordine, ogni vegetale al suo posto con le proprie specificità e nel rispetto reciproco. Tuttavia noto molta immaturità forse dovuta al fatto che molti sono stati messi troppo acerbi in cassetta. Ma tant’è che ormai la decisione è presa: dalla prossima settimana il reparto sarà smantellato per dar posto ad un maxi- congelatore per verdure. Lì starete tutti buoni, imbustati e vi sarà impedito di uscire dal proprio ‘loculo’ di competenza. Cari miei, non avete saputo usare la libertà concessa? Questo è allora ciò che vi aspetta”.

Cosi, dandomi un’occhiata torva che esprimeva la sua ferma volontà di fare ciò, girò sui tacchi e se ne andò.

Le verdure erano improvvisamente ammutolite.

Quando me ne sono andato, le ho guardate; sembravano a pezzi e tristemente pronte per una maxi ratatouille.

(Con questo, il vostro Tomy Tomato definitivamente ha chiuso.)

foto-collage di immagini  pareidoliche reperite nel web.