Autore: Marilena Migiani

Ali

Le ali, quando spuntano, fanno davvero male. Due piccole ferite nette dietro le spalle, i solchi in cui s’inseriranno, fra le scapole, i ventagli alari. All’inizio ti sembrerà di portare un peso enorme sulle spalle. Un fardello che ti piega la schiena. La leggerezza non sempre è come te la immagini. Ti daranno perfino impaccio muovendosi, talvolta, al ritmo delle tue braccia. Non sono ali per il volo, ma per l’equilibrio. E’ questa la cosa fondamentale. Sono ali per aiutarti a non cadere. A rimanere stabile sulla superficie. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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Madeleine

Dal cassetto fuoriesce, come la mano di un fantasma, un guanto di pizzo bianco. Un guanto da prima comunione. Che, seppur impalpabile nella sua effimera trama di ragno, si disegna nitido sullo scuro del legno. Se ne sta aggrappato sul bordo, sporgendo come da un davanzale. Una mano avvinghiata, per non precipitare nel vuoto. Sulle cui dita, più marcato, è l’ingiallimento dell’incuria del tempo. All’interno del palmo la trama è consunta, sfilacciata, ingarbuglia le geometrie del pizzo. Una reliquia riemersa da un buio remoto. Conservata in quel cassetto assieme ad un libricino da messa. Un rosario di madreperla. Uno...

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Solo un nome sulla lista

Frank è l’unico uomo che amo, tutti gli altri con cui vado sono solo nomi su una lista di cui mi dimentico appena lui mi prende tra le braccia. Frank è sessualmente impotente, per questo c’è quella lista di nomi. Tanti nomi. Perché così abbiamo deciso assieme che debba essere. La quantità annulla il tradimento, se così vogliamo definirlo, riducendolo a pura necessità fisica. Limitando i rischi emotivi per me e psicologici per lui. Una lunga lista di nomi. Tante voci e tanti corpi. Alla fine nessuno davvero reale. Non così reale come il mio amore per Frank. Con...

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Vuoto a perdere

Il male pende all’interno della mia testa, una gelida stalattite puntata verso il cuore. Per impedirne il distacco, che mi causerebbe morte, devo fare in modo che nessuna fonte di calore mi penetri. Dopo aver respinto la tentazione del tepore delle coperte, giaccio rannicchiata in un angolo del letto, tremando di freddo e della paura che lo stato emotivo, in cui ora mi dibatto, possa alterare le mie percezioni. Mi muovo con la sicurezza di una cieca in questa casa oscurata al sole, dove nulla di vivo può soggiornarvi troppo a lungo, senza luce né calore, così ho rinunciato...

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La finestra sul mare

Questa notte il mare è in tempesta, le onde irrompono sulla battigia con la furia di un’orda in fuga sotto l’impeto violento dell’acqua, quella orizzontale del mare e quella verticale del cielo, mentre il lugubre ululato del vento penetra dal camino, col suo  sibilo di anima dannata, impedendo il sonno alla giovane signora che dimora nella casa sulla scogliera. Ada, questo il suo nome, s’affaccia a scrutare la notte, e nel paesaggio ostile delle ombre le riesce d’individuare, più con la memoria che con la vista, qualche dettaglio limitrofo, perché il tondo opaco della luna riflette il buio e...

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3 days ago
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1 week ago
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

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1 week ago
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