Autore: Marilena Migiani

La sublime esperienza

…così, alla fine, avrebbe attinto agli ultimi residui di volontà per non lasciarsi sopraffare da quegli eventi  negativi che da tutta la vita la perseguitavano, ben determinata a riconvertirli in provvidi e proficui. No, stavolta non sarebbe fuggita e neppure si sarebbe nascosta come in altri tempi le era accaduto di fare, assecondando quel suo destino di reietta che fin dalla nascita l’aveva segnata, nascendo già orfana e ritrovandosi subito vedova, per infine appuntarsi sugli abiti mai smessi di quel suo lutto infinito, la medaglia di eroe, di una guerra inutile e già dimenticata, del suo unico figlio. Cambiare...

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I bevitori di birra

Guardati intorno Contempla il firmamento. Gas luminoso scaturito da una scorreggia eterea. Invasiva. Che ha prodotto le stelle. I bevitori di birra lo sanno. I bevitori di birra sono dentro l’infinito. Ispirati dalla schiuma delle loro pinte. Inventano storie. E ti spiegano la loro cosmologia. I bevitori di birra sono angeli scaraventati nel fondo di una botte. Sono quelli che farfugliano, con voci innocenti, ehy wow  yeah. E ti conquistano col sorriso delle loro pance gonfie. E dei loro denti guasti. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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Evanescenze

Il treno è partito ed è rimasta solo lei sul marciapiede del binario. Una donna ermetica, dagli occhi bui ed il cuore pesante. E le braccia piene di pioggia. Immobile sul bordo della pensilina, fronteggia impassibile il passaggio aggressivo dei viaggiatori e dei bagagli. Ignorando le nebbie striscianti che invadono, con la loro compattezza di brume fluviali, i reconditi sottopassaggi della stazione. Soffocanti evanescenze di palude sotto la cupola di plexiglass, contro cui s’infrange, con fragore di schegge, la pioggia. Ed il cozzare sordo delle nere carcasse di uccelli migranti, ingannati dalle travi d’acciaio e fulminati dall’insidia dei fili...

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Rebecca (cap.14)

SULL’ORLO DEL PRECIPIZIO La morte di Mimì aveva provocato terremoti all’interno della famiglia Messinese perché Giandomenico, pur incolpando di quella Concetto Scalavino, se ne sentiva parimenti responsabile. Avrebbe dovuto mostrarsi più clemente con suo padre, mitigare quei suoi toni apertamente accusatori e non arroccarsi nel fortino delle sue ragioni. Era stata la sua supposta superiorità morale contrapposta alla totale assenza in Concetto Scalavino, a condurlo alla morte. Era giusto che entrambi ora ne pagassero le conseguenze. Avrebbe affrontato lo Scalavino inchiodandolo alle sue responsabilità, dopo di che sarebbe partito non alla volta di Roma, ma verso un luogo lontano,...

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Rebecca (cap.13)

LA REALTA’ DIETRO L’APPARENZA La notizia della morte di Mimì Messinese aveva profondamente sconvolto Concetto Scalavino, che pretendeva di partecipare ai suoi funerali, pur avendogli il medico imposto l’immobilità assoluta. Non c’era modo di acquietarlo, che non se ne faceva una ragione di quella morte non annunciata, e riandava col pensiero all’ultimo pomeriggio trascorso insieme, che non v’erano stati segnali che lasciassero presagire l’evento funesto. Stava bene, Mimì, ne era certo, forse un po’ stanco, forse un po’ teso, ma questo lo aveva attribuito ai preparativi dell’imminente partenza di Giandomenico. All’inizio s’era addirittura rifiutato di crederci, etichettando la luttuosa...

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Rebecca (cap.12)

UN PROVVIDENZIALE INCIDENTE «Convengo con voi, Mimì, sull’armonia del legno di abete, che le arpe e i violini degli angeli sono di sicuro fatti con quello, ma i liuti degli arcangeli, quelli sono di mogano, quello stesso che ho commissionato per Giandomenico per gli arredi di Papa Leone XIII. Il mogano più pregiato, proveniente dal centro America, ad impreziosire con l’arte di vostro figlio per la stanza privata di Sua Santità che direttamente spalanca sul Paradiso. » Concetto Scalavino,  adagiato nel suo letto, nella stanza inondata di luce e permeata dalla fragranza della lavanda, amabilmente conversava con Mimì Messinese,...

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2 days ago
Writer Monkey

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi: vivi come credi.
Fai cosa ti dice il cuore: La vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali.
Quindi: canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.
- Charlie Chaplin
... Vedi altroVedi meno

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Ma infatti!

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