Autore: Irene Gironi Carnevale

Il mio piccolo mostro di Irene Gironi Carnevale

“E’ poco più di una formazione benigna, ma bisogna toglierla” mi dice il medico, un modo carino per spiegarmi che nel mio seno sinistro c’è un piccolo mostro pronto a espandersi e a tentare di portarmi via. Un tumore, non mi è mai piaciuto girare intorno alle cose, preferisco chiamarle con il loro nome, così le affronto meglio. Mentre cerco di capire cosa provo, il pensiero va a mia madre. Da lei ho ereditato gli occhi verdi, le gambe lunghe, il carattere impulsivo e passionale e la familiarità al tumore al seno. Se ne è andata anni fa, fortunatamente...

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La sindrome del topo muschiato di Irene Gironi Carnevale

Conoscete il topo muschiato? Se avete letto Kipling dovreste ricordarlo, è uno dei personaggi di Rikki Tikki Tavi, uno dei racconti contenuti ne Il Libro della Giungla, il suo nome è Chuchundra e si presenta come un roditore pauroso e preoccupato soltanto della sua sopravvivenza, ma che nello svolgersi della trama ha un suo ruolo. Non vi dico di più, andate a leggere il racconto se non lo conoscete perché Kipling è sempre una bella lettura. Mio padre era un appassionato dell’autore e mi raccontò le avventure di Rikki Tikki Tavi quando la mia età non raggiungeva ancora il...

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Potevo essere Antonia

In questo inizio di autunno che mi sta portando velocemente verso un compleanno dalla fastidiosa cifra tonda, il riaffiorare di un ricordo lontano mi ha fatto sorridere, e non poco, e mi ha messo addosso la voglia di raccontarlo. Lo scopo è quello di condividere con chi leggerà un frammento di passato, magari comune, nel quale ritrovarsi e risentire sulla pelle del cuore il brivido di allora, la carezza senza prezzo della giovinezza. Era una mattina come questa, magnifica nel suo splendore autunnale. Napoli, Piazza Fuga, nota a tutti come la “piazzetta della funicolare” (centrale, a Napoli ce ne...

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La pelle dell’anima

Avete mai osservato con attenzione la pelle di una persona anziana? Magari quel pezzetto di braccio che fuoriesce da una manica e continua formando il dorso della mano. La mano di una persona non mente sull’età e quella pelle un po’ grinzosa, sottile come un merletto, fragile come una sfoglia sfacciatamente parla e racconta. Con gli anni invecchia anche la pelle dell’anima, si assottiglia inesorabilmente lo strato di protezione che ci difende dagli attacchi e si diventa più vulnerabili, più indifesi verso gli “agenti esterni”. Ferire una persona avanti negli anni è facile come strappare la carta velina, altrettanto...

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Capo Miseno

Gli stivali affondano nella sabbia sottile passo dopo passo, mentre gli occhi si riempiono delle immagini che la memoria ha conservato intatte. Il vento è impregnato del profumo salmastro che si attacca alla pelle. Il primo orizzonte dei miei ricordi, quella linea impalpabile e sfumata dove  cielo e mare si confondono, riempie il mio sguardo mentre le onde, come amanti appassionate, lambiscono le rocce del promontorio. Per un attimo il respiro si ferma, il cuore smette di battere, mi consegno anima e corpo all’emozione. E mi sento a casa. Nessun altro luogo al mondo ha per me l’importanza di...

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Ma come è successo?

Una mattina come tutte le altre. La sveglia, alzarsi ancora un po’ insonnoliti mentre ci si infila nel mood pilota automatico “caffè-colazione-bagno”. E proprio in bagno, davanti a quello specchio che raccoglie da anni le tue occhiaie e le smorfie assurde per adattare la faccia alla pinzetta, che hai la folgorazione: ma come è successo? Te lo ripeti mentre ti guardi e quello che vedi improvvisamente non fa il paio con quello che senti girare un po’ più su, nella scatola cranica. Come è successo che io mi guardi e non mi riconosca pienamente? Chi è quella sconosciuta che...

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Quelli di Writer Monkey su Facebook

13 hours ago
Writer Monkey

Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!! @fanpiùattivi ... Vedi altroVedi meno

3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!
Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.
È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.
Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.
Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.
Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.
Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.
Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.
Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!!
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