Autore: Angelo Fabbri

Krasnodar – L’incontro

Il tavolino era di metallo, come la sedia, gelido. Sicuramente d’estate saranno stati roventi: che idea usare attrezzature del genere a Krasnodar! Lo zavarka in compenso era bollente, almeno finché restava nel samovar. Poi quando sarebbe stato diluito con il kipjatok avrebbe ripreso vigore. C’era già aria di inverno, nel capoluogo del kraj, tempo di migrare verso lidi più caldi. Cosa lo tratteneva ancora in quella città grande ma non grandissima, ricca ma povera nei suoi abitanti, troppo moderna per avere un cuore? Una città di case basse, anonime, eppure tranquille. Ecco cosa gli piaceva: la tranquillità, quella che...

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Il noce

Sottili volute di nebbia scendevano tra i filari, come una coltre bianca che saliva a coprire le colline brulicanti di uomini soltanto pochi mesi addietro. Adesso, in pieno autunno, quando il silenzio calava sulla terra esausta dall’estate, quando i vignaioli erano occupati a lavorare il m osto e si apprestavano al riposo invernale, adesso e soltanto adesso esili ombre facevano capolino, timidamente, quasi spuntassero dalla terra come fuochi fatui che illuminavano la notte. In alto, nel cielo terso e freddo, splendeva una luna glaciale a proiettare scarne ombre sul terreno, ma nessuna luce perforava la nebbia, nessun suono echeggiava...

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Africa! – Terza parte

Leonard accarezzò con le dita il grilletto, mentre con la mente registrava il fresco della decorazione in metallo soprastante. Sapeva che doveva sparare i due colpi in rapida successione, perché l’elefante avrebbe scartato sotto l’impatto del primo e non sarebbe stato possibile trovare un buon bersaglio, e sapeva che doveva attendere che fosse a pochi metri da lui perché non poteva sbagliare. L’elefante avanzava rapido in una nuvola di polvere, la proboscide che si alzava e si abassava, le enormi orecchie che sventolavano. La terra tremava sotto il suo peso come un tamburo africano. Sembrava che nient’altro si muovesse...

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Africa! – Quarta ed ultima parte

Di cosa è fatta la notte africana? Sussurri, tonfi nell’oscurità, rumori di rami spezzati, grida di uccelli, un ansimare cupo appena fuori dalla portata del fuoco, fantasmi che si aggirano nel buio. E il ruggito dei leoni in lontananza. Stretti intorno al fuoco, i viaggiatori aspettavano l’alba. Ogni tanto qualcuno si assopiva, ma i rumori lo facevano sobbalzare e lo svegliavano. Quando le fiamme diventavano meno alte, qualcuno buttava altra legna e subito il fuoco riprendeva vigore. La donna ferita non aveva più vomitato, ma tendeva ad addormentarsi e veniva tenuta sveglia dal marito e dalla ragazza più giovane,...

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Trick or treat

«Piantetela subito! Finirete per fargli male!» I due ragazzi che tenevano Luca a testa in giù dentro il bidone della spazzatura trasalirono sentendo la voce femminile alle loro spalle. Il più grande, Luigi, che faceva meno fatica a sostenere il peso, si voltò. «Cazzo, Ermes,» sussurrò all’amico, «è Wendy, tiriamolo fuori!» Sbuffando, i due piccoli teppisti tirarono su il ragazzino e l’appoggiarono di malo modo a terra. «Adesso tiratelo su e pulitelo!», gli intimò Wendy, «Subito!» aggiunse, visto che i due esitavano. I ragazzi obbedirono, cercando senza riuscirci di salvare la faccia davanti agli amici. Il fatto era che...

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16 hours ago
Writer Monkey

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

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17 hours ago
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Foto dal post di Ilaria Giovinazzo ... Vedi altroVedi meno

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3 days ago
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Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
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