Misterioso e abbandonato si erge il faggio accanto all’acero.

Venature insolite tra l’azzurro e il verde

cedono emozioni color del vento.

Raffinata bellezza scorre lungo l’altura

nuda e sfuggente.

Sulle tracce del vento il faggio accarezza l’acero e,

lungo la solitaria mulattiera,

scorrono i miei pensieri.

Vanno oltre misura,

incedono lenti e raccolti,

dolci e funesti,

festosi e malinconici.

Il faggio avvolge l’acero

e tutto diviene equilibrio e stabilità.

Io faggio e tu…acero.