Cosa rimane di te,
di te che sei altrove?
Resto qui a dannarmi
a digerire l’assenza
Mentre continuo a farti domande
a chiederti un impossibile cenno
Non mi dirai se soffri
Se hai incontrato la luce
Se puoi ascoltare questa mia preghiera
Ma resto qui con la testa tra le mani
Testarda come sai
perché forse, chissà,
mi stai rispondendo
nel fruscio delle foglie
qui, accanto alla tua panchina vuota.
Ma io non posso sentirti.