A MIA MADRE

(nel giorno del suo compleanno)

A te, madre mia
genitrice e donna
mio amore inespresso
occultato
sotterrato
mai dimenticato.

A te,
orgogliosa assenza
di carezze mai date
di abbracci furtivi
di parole taciute
di baci struggenti.

A te,
mio sogno infantile
desiderio trattenuto
frenato
dominato
di amorevoli gesti.

A te,
nel silenzio di suoni
che riecheggiano oggi
incessantemente
nel mio cuore
assordanti.

A te, madre mia,
in questo tuo ultimo giorno
in questa lacerante mancanza
in questo incontro agognato
di comunioni disattese
cucite nell’anima.

A te, madre,
il ricordo di un dolore
di un sofferto rimpianto
di un sanguinante rimorso
di un amore sacrificato.
E il mio perdono.

Art Egon Schiele
“Nursing Mother”,1917