Quando orfana del grembo materno ho incontrato la vita

hai accompagnato la mia orfanezza.

Mi sedevi accanto al mio primo bacio.

Quando la pelle mi divenne sottile

un fuoco caldo il mio corpo invase,

tu eri vespa fastidiosa nella testa.

Paura

D’esser madre, figlia, moglie,

inadeguata, oppressa, ingrata.

Paura

Sul mio cuore avvinghiata

mani sudate, ginocchia tremanti.

Paura

D’amare, di essere amata, di non sapere più amare.

Paura

Compagna di viaggio sin dal primo vagito.

Senza di te non conoscerei il mio coraggio.