I fuochi d’artificio mi piacciono tanto che, appena li sento, corro fuori a guardarli esattamente come quando ero bambina. Quelli del paese vicino, sembrano sempre i più belli.
Invece no anche quelli del mio paese sono belli per i paesi vicini.

Passo e salgo la lunga scalinata che porta davanti la chiesa, dove fanno già bella mostra lampioni, candele e chirichetti.
La campana suona a martelletto, segno che è terminata la funzione e così si avvia la processione. Con la banda che sfila in bella vista, ecco la bella statua della Madonna tutta d’oro, adornata, e per la via si ode Viva Maria!

In fondo al paese la Madonna è giunta, finalmente al termine del suo faticoso e tortuoso cammino. Varca la soglia della chiesetta e lì è posata, con canti e Ave Maria a lei dedicati. All’improvviso luci e colori, pim pum pam! Teste all’insù, occhi sbarrati, i fuochi continuano a esplodere uno dopo l’altro, il boato raggiunge le orecchie con qualche secondo di ritardo, l’aria è piena di grida di gioia.
Evviva Maria!