Finalmente anche l’ultimo visitatore del Museo era uscito, i custodi fecero il giro per controllare tutte le sale, installarono gli allarmi e tutto fu silenzio. George e Elisabeth si svegliarono dal loro sonno, si stiracchiarono e si salutarono. Era stata una giornata faticosa, tante scolaresche in visita, chiassose e poco interessate a loro che erano lì per farsi ammirare. Era molto meglio quando stavano nel castello di Lord Walton, uomo che amava l’arte e possedeva una preziosa collezione di quadri. Alla sua morte, poichè non si fidava dei nipoti, li aveva lasciati in eredità a vari musei. George e Elisabeth erano finiti a Firenze, alla Galleria degli Uffizi. Niente da eccepire. uno dei musei più visitati al mondo, ma che personaggi e che soggezione! Uscirono dalle cornici e come ogni notte si recarono nel grande corridoio. Facendosi strada tra Madonne con bambini in braccio, Santi e statue di marmo che incutevano paura, arrivarono nella loro sala preferita. Lì c’era sempre festa: tra aranci, fiori di ogni colore piante aromatiche, belle ragazze si festeggiava la primavera. I nostri amici rimasero lì tutta la notte ma ,guardando l’Arno che scorreva sotto il Corridoio Vasariano, videro le prime luci dell’alba e tornarono dentro i loro quadri e alla loro noiosa immobilità.