Autore: Telabro Vocaginchi

Uno sguardo

In quei occhi Di vita vissuta Di lezioni mai finite Il bimbo rapito Ascolta stupite Storie di un epoca lontana Che il nonno sono ieri Ma che il bimbo vive come lontane “C’era una volta…” A.G. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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Toc toc – in risposta a “Teatro”

Toc toc “Chi è?” “Sono il sipario, posso aprire?” “No! Non sono ancora pronto”. “Dai! È tutta la vita che ti prepari”. “Ti dico che non sono ancora pronto, ehi, c’è tanta gente?” “La sala è gremita, an che il loggione, dai vieni fuori da lì “. “Ma ho paura!” “Anche loro hanno paura di te”. “Ma sono timido…” “Fai un bel sorriso, un inchino e ti presenti”. “Apri piano piano”. “D’accordo”. … E fu uno stupendo applauso E l’amore cominciò “Vi amo, amo tutti voi!” E mai più nessuno lo fermò. A.G. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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1 day ago
Writer Monkey

Un attimo di consapevolezza - di Andrea Grieco

A volte mi chiedo:
come ha fatto la nostra generazione
a sopravvivere ai cibi
contenenti lattosio?

Come siamo potuti crescere
senza omogenizzati, integratori,
ormoni e multivitaminici?

Come siamo vissuti
senza Coca zero, Red Bull,
aperitivi e long drink,
se aspettavamo la domenica
per bere l’acqua gasata
con polverine disciolte?

Come abbiamo superato
gli inverni rigidi
col panino nella cartella,
senza le merendine, la nutella
e gli immunostimolanti?

Come ci siamo accontentati
della merenda del pomeriggio
fatta di pane, burro e zucchero,
senza ricorrere ai centrifugati
di frutta e verdura?

Come abbiamo superato
le sere d’estate
con una fetta di anguria per strada,
senza la baldoria degli happy hour?

Come abbiamo sopportato
la punizione di un professore,
e abbracciato incontrandolo
dopo tanti anni,
senza aggredirlo
con l’approvazione dei genitori?

Come abbiamo potuto
corteggiare la compagna di banco
senza epilazione sul petto,
e un fisico da bodybuilding?

Come abbiamo potuto
fare a meno del personal trainer,
avendo giocato solo a calcetto
sui terreni sterrati,
mentre il compagno più sfigato
faceva da arbitro?

Come siamo sopravvissuti
alle ginocchia sbucciate
e disinfettate con la sola saliva,
senza ricorrere ad antibiotici
antisettici e medicazioni?

Come siamo riusciti
ad incontrarci con la ragazza
se non esisteva il cellulare
e gli unici sms
erano un bigliettino nel diario
e un bacio rischiato?

Come accettava di uscire con noi,
se andavamo a prenderla a piedi
sapendo che volevamo
regalarle le ali?

Come abbiamo potuto
scrivere poesie
e comporre canzoni
senza l’uso del computer?

Come siamo riusciti
ad aspettare un tempo infinito
per dare il primo bacio,
se ora è l’ultimo ad arrivare
dopo un amplesso?

Eppure,
la nostra generazione
che non faceva l’alba,
ha saputo sognare.
Perché il cibo più sano
che l’ha nutrita,
era la speranza.


(trovata in giro per internet)
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