Autore: Marilda Nicolini

NOVEMBRE

NOVEMBRE nuvole e nebbia nascondono nostalgie nelle notti nere. Nessuno naviga Nettuno narra notevoli naufragi Non nascono narcisi, nespoli nasturzi. Nessun nibbio nidifica Neutralizzato Novembre neve, nastri, ninnoli, nascite NATALE! Recommend0 Enable Javascript to click a...

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COME È DELIZIOSO ANDAR….

Quando tu vai in carrozzina non sei proprio una regina ma ti senti una sfigata dalla sorte maltrattata. Ma la cosa più importante è la gente assai ignorante che tu incontri in ogni dove sulla strada ed anche altrove. Che sia moto o macchinone un paletto od un bidone impediscono i passaggi e tu pensi quanti saggi ci vorrebbero al lavoro per aver la vita d’oro architetti, muratori anche sindaci e assessori Con un po’ di carità esperienza e volontà tu potresti in carrozzina andar come una regina. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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A COLLOQUIO CON PAOLO CONTE

Certi capivano il jazz A ME PIACEVA MOLTO l’argenteria spariva… SPARISCE ANCHE ORA ladri di stelle e di jazz BELLISSIME COSE DA RUBARE così eravamo noi, così eravamo noi EH SI’, UNA GENERAZIONE FORTUNATA Pochi capivano il jazz ERAVAMO PIU’ DI QUEL CHE CREDI troppe cravatte sbagliate… CRAVATTE? SOLO IN RARE OCCASIONI ragazzi-scimmia del jazz CI PROVAVAMO così eravamo noi, così eravamo noi HAI NOSTALGIA? Sotto le stelle del jazz, ERA MERAVIGLIOSO ma quanta notte è passata… PURTROPPO E’ L’ALBA Marisa, svegliami, abbracciami MI CHIAMO MARILDA è stato un sogno fortissimo… PURTROPPO SOLO UN SOGNO Le donne odiavano il...

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La poltrona

Gliela avevano regalata i figli per i suoi cinquanta anni. Come tutti i ventenni pensavano che, a quella età, una persona fosse ormai abbastanza vecchietta per dedicarsi a una vita di riposo. Lei subito rimase un po’ perplessa, si sentiva giovanissima, aveva voglia di viaggiare, passeggiare con il marito per la sua  città, visitare monumenti, andare al cinema. Quando però vide la bella poltrona di vimini sistemata accanto alla finestra che si apriva sul suo meraviglioso giardino, cominciò a pregustarsi ore di relax seduta a leggere, guardare la TV, ammirare i suoi fiori o semplicemente pensare. Povera illusa! Cominciò...

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INFINITO

Il PRESENTE si voltò e vide che era seguito dall’IMPERFETTO. Già il nome lo infastidiva, guardò dietro di lui e vide il PASSATO PROSSIMO ma se lo ricordava bene e non erano bei ricordi. Il TRAPASSATO PROSSIMO lo tallonava e gli mugugnava dicendogli: te lo dicevo, io lo sapevo già. Un po’ più lontano arrivava il PASSATO REMOTO e la sua memoria cominciava a confondersi ma quando vide arrancare il TRAPASSATO REMOTO si rese conto che lì non avrebbe trovato quello che cercava. Guardò davanti a sé ed ecco il FUTURO SEMPLICE, sembrava fatta ma c’era anche il FUTURO...

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TI ASPETTO DOVE

Ti aspetto dove le case si specchiano nel mare dove la giovinezza che ho sempre tanto amata non mi inganna con effimeri ricordi. Ma se arriverai all’ora del tramonto Fai che quel momento si trasformi in un’aurora. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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