Autore: Irene

POST-MORTEM

Certo la solita storia di povertà e ricchezza. Agatha, lei la bella servetta di una ricca famiglia inglese dell’era vittoriana. Sir George il suo padrone aveva occhi solo per lei. La sera si introduceva nella sua stanza, con il suo potere abusava di lei. La sua giovane moglie intanto lo attendeva in camera, lei ormai era d’accordo voleva un figlio che aveva molto desiderato ma mai arrivato. La povera Agatha pur di campare ormai assecondava il tutto.Quando scoprirono che era tutto compiuto certo la trattarono nei migliori dei modi.Ma tutto finì alla nascita di Edwards. Lei tornò ad essere la...

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Le radici del pensiero

Ramificano le radici del pensiero nel camminare della vita, aggrovigliandosi si espandono nella mente.   – Recommend0 Enable Javascript to click a...

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Strada facendo

La prima tazza di caffè. Mi avviò a sbirciare le vie. Gli spazi che sembravano loschi sorridono alle prime luci, luci che scacciano le ombre della notte . Prima di fronteggiare l’impegno del campare, respiro questo istante nuovo. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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I SEGRETI DELLA NOTTE

Ho fatto una domanda alla notte le ho chiesto dei suoi bui silenzi. Mi ha raccontato con flebile fiato di ragazzi allo sbando e di donne vendute . Di ammalati senza speranza che usano lei per sognare. Di gente ormai sola sotto vecchi cartoni, di vecchi imprigionati in ospizi antisala della morte. Lei in cambio dei suoi tenebrosi segreti mi ha chiesto una preghiera per loro. Ho chiuso gli occhi pregando, lei pian piano si è diradata facendo spazio al mio fortunato risveglio. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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C’È POSTA PER ME

Carissima Irene, È tanto che non ci sentiamo ho deciso di scriverti con carta e penna Avevo voglia di tornare indietro nel tempo e scrivere di mio pugno, come facevamo una volta. Che belle lettere che ci inviavamo anche le cartoline non erano da meno aspettavo giorni per ricevere una tua risposta. Sono passati tantissimi anni quanti progressi chat, posta elettronica ecc…. ma vuoi mettere aprire una busta e rivedere la tua calligrafia mi sembrerebbe di vedere la tua mano scrivere. Dovrei chiederti come stai? Anche se non mi risponderai lo so cosa ti ha riservato la vita nel...

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Fonte di vita

“Piccolo mio debbo aiutarti vieni, fa molto caldo, e hai molte cose da imparare”. Dovrai gestire la  vita con il tuo tatto, il tuo gusto, il tuo udito, il tuo olfatto. Manca solo la tua vista. Apri le tue manine, ora la mamma ti da qualcosa: “Prendilo in mano sentilo è freddo , stringilo, non farlo cadere è fragile si può rompere, accostalo alle tue labbra, dentro c’è un bel liquido senza colore, né odore, ora ingoia sentirai una frescura che ti rigenera il corpo”. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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