Nel giardino dell’Eden
mai frutto fu più dolce
della mela del peccato.
Ancora oggi assaporo
impavida e innocente
il suo succo castigato.
Mi scende nelle viscere
mi penetra nell’anima
mi affranca da ogni colpa.
E cedo consapevole
ad ogni tentazione.
La mia libertà
non è in vendita
al mercato degli schiavi,
né dottrina alcuna
mi renderà rea
di crimini ancestrali.
Questa mia Eva
non morirà.
Mai.