Oggi vorrei parlarvi di un’Italia che mi spaventa da morire, ormai da troppo tempo.
E anche di quella del mio cuore.
La prima è quella che non tutela, che permette il secondo rogo, probabilmente causato da spacciatori, dicono gli inquirenti, di una libreria, un centro di aggregazione importantissimo per il quartiere Centocelle e per Roma, La Pecora Elettrica.
Quella stessa Italia oggi costringe una donna di oltre ottant’anni, l’unica sopravvissuta della sua famiglia ai campi di sterminio nazisti di Auschwitz, a girare sotto scorta.
Una scorta assegnata d’ufficio, e mai richiesta, vista la grande mole di insulti e minacce.
Non so se vi rendete conto. La scorta per Liliana Segre, per una senatrice a vita. La scorta per qualcuno che invece dovremmo accogliere come un dono prezioso di conoscenza e riconoscenza, vicinanza e memoria.
Questa è l’Italia ignorante e criminale. Che mi addolora ogni giorno.
Quella che mi ha fatto pensare più e più volte di andarmene alla ricerca di un luogo migliore per far crescere le mie figlie.
Grazie anche a questo progetto però, che è Writer Monkey, sto avendo modo di conoscere anche l’Italia del mio cuore. Quella a cui oggi non voglio più rinunciare.
Questa Italia qui è fatta di mille piccole connessioni, già avvenute e in continuo divenire, che mi danno speranza.
Meno arroganti e più silenziosi, esistono, esistiamo. E si riconoscono, ci riconosciamo, in un sottobosco illuminato di relazioni e iniziative.
Un sottobosco illuminato. Che pare un ossimoro, e pure non lo è.
Ed è in questo che ripongo ogni speranza.
La tocco con mano ogni giorno la voglia di rinascita.
Per me la senatrice Liliana Segre e La pecora Elettrica sono un esempio di eroica umanità dei nostri giorni.
Ma la forza di rialzarsi. Sempre e di nuovo. No, non è scontata.
Non dopo l’abbandono. Non dopo gli insulti. Non dopo i roghi.
Non è scontato per chi ha visto andare a fuoco ogni sforzo, il proprio progetto, che così bene ha saputo raccogliere i sogni di una comunità.
Con “La Pecora Elettrica” in fumo sono andate le speranze di una nuova vitalità culturale. Di una vicinanza differente.
Le stesse cui auspica Liliana Segre.
Le stesse cui auspichiamo noi di WriterMonkey.it, e i tanti amici che incontro ogni giorno per progettare insieme iniziative che guardano, tutte, al futuro. E ve ne parlerò. Li citerò tutti.
E badate, non dico un futuro migliore.
Dico “iniziative che guardano al futuro”. E basta.
Perché cura per l’ambiente, cultura, fratellanza non sono una opzione per l’umanità.
Non lo sono mai state. Oggi meno che mai.
A Liliana e quelli de “La Pecora Elettrica” va oggi tutto il nostro sostegno.
Non demordete.
Voi siete consapevoli di quanto sia importante la vostra esistenza. Per l’Italia. Per Centocelle, per Roma: speriamo con tutto il cuore che non vogliate accettare questi atti ignobili, questi insulti, questo secondo rogo, come una sconfitta.
Che, ancora una volta, non perdiate un solo istante per farci sentire la vostra voce e per ripartire.
Fatelo per questa seconda Italia, più silenziosa, meno arrogante, che pure esiste.
E ieri sera… Vi rendete conto?
Ieri sera, 2000 in piazza, per risollevare le sorti di un intero quartiere.
2000 in piazza per dire, ancora una volta, “Bando alle ciance. Si fa!”
Vogliamo vedere “La Pecora Elettrica” tracciare la strada per la sua nuova rinascita.
E noi non potremo che seguirvi. Sostenervi. Ammirarvi. Rinascere un po’ anche noi insieme a voi e ai cittadini di Centocelle, che senza esitare si sono riversati per le strade del quartiere, come a dire:
“Mo ce pensamo noi!”
E noi allora vi seguiremo. E doneremo.
Più forti e veloci della volta scorsa, alla faccia di quei dementi!
Che come dicono a Roma, quanno ce vo’ ce vo’!
Dimostriamo che ‘sta Pecora c’ha sette vite (almeno!) come i gatti!
Dateci il link per donargli la terza (e qui mi rivolgo alle istituzioni: speriamo proprio non ne servano altre).
Perché quando il sottobosco illuminato d’Italia, del mondo, fa sentire la propria voce va ascoltato.
E con grande attenzione.
#iostoconlapecoraelettrica #amicidililianasegre #sottoboscoilluminatoditalia