Sarà capitato anche a voi – certamente vi è già capitato! – di camminare a piedi nudi sulla terra smossa e bagnata dalla rugiada, quando misteriosi effluvi salgono a trasportarvi in mondi fantastici e misteriosi, ingannando i sensi e guidando lo Spirito dentro realtà sconosciute.

Ecco che della nebbia del mattino appare Caronte maestoso che guida la sua barca tra i flutti dell’Acheronte, e scruta le anime erranti sulla sponda per accompagnare i degni, o chi ne possiede il prezzo, nel riposo eterno dell’Ade.

Ma io, noi che vaghiamo sul confine del mondo, noi che abbiamo la colpa senza perdono di aver alzato gli occhi al cielo e mangiato del frutto proibito, noi percorreremo le mille strade senza pace della conoscenza illuminati ognuno dalla propria stella ed eternamente soli, sempre pronti ad abbracciare nuove speranze e ad abbandonare le vecchie, ma a fermarsi mai.