Seduta sugli scalini della chiesa osservo la folla che mi scorre davanti.
Le persone guardano estasiate le vetrine, con negli occhi il riflesso di mille luci;
Io guardo loro.
Non mi soffermo sulle pellicce, sulle buste di regali che si portano dietro o sui loro costosi profumi.
Io vedo i loro sguardi complici, le mani che si cercano, gli abbracci.
Fa freddo stasera, a scaldarmi soltanto una vecchia coperta e un grosso gatto in seno.
Mi volto a guardare la facciata della chiesa e sospirando mi chiedo se esista ancora la compassione,
dove sia finito il vero spirito del Natale.
Forse è volato su qualche stella, alzo gli occhi e con sorpresa lo scorgo, eccolo!
Qualcuno lo ha appeso al balcone ma un colpo di vento deve averlo capovolto.
Povero Babbo Natale, che dondola a testa in giù.
Mi viene da ridere, una ragazza passando lo nota, mi sorride a sua volta, e mi lascia una monetina.