IL VIAGGIO

Non stavo più nella pelle.
Da settimane ormai il mio pensiero principale era quello: cosa mettere in valigia per quel viaggio tanto atteso.
Man mano che i giorni passavano, cresceva in proporzione l’eccitazione per quella partenza imminente, ormai. Cominciai già con una settimana d’anticipo sulla data prevista a fare mente locale su cosa mi sarebbe “assolutamente” servito e che non avrei per nessun motivo potuto scordare di mettere in valigia.
Tanto dissi e tanto feci, che già il giorno precedente la partenza mi ritrovai con il mio bagaglio di indumenti bell’e pronto steso ordinatamente sul letto in attesa di essere riposto nel trolley rigido color vinaccia acquistato a prezzo di favore al supermercato grazie allo sconto ottenuto con la raccolta bollini della spesa.
Non dovevo far altro che trasbordare i capi d’abbigliamento, compreso quello intimo e le scarpe selezionate, dal letto alla valigia ed il gioco era fatto!
Impiegai dunque solo pochi minuti per completare l’operazione, dopodiché feci scorrere le cerniere di chiusura, inserii il codice di protezione numerica alla serratura e infine osservai soddisfatta il risultato della mia opera: mai sorriso fu per me più appagato di quello che sentivo irradiarsi sul mio volto in quel momento!
Decisi quindi di coricarmi, finalmente.
Non mi addormentai subito; l’eccitazione per la partenza mi agitava in un modo che definire intenso non avrebbe reso giustizia alla sensazione che provavo.
Mi ci volle un bel po’, prima che mi decidessi a cedere alle ripetute lusinghe di Morfeo, ma il sonno ebbe infine la meglio e, vinta, mi lasciai trasportare nel mondo dei sogni.
Ricordo.
Sognai di un viaggio fantastico, programmato da tempo, in quel paese lontano che da sempre risvegliava in me un desiderio di conoscenza ravvicinata e per il quale avrei dovuto scegliere anticipatamente e con cura quali capi di vestiario riporre in quel trolley rigido color vinaccia acquistato a prezzo di favore al supermercato grazie allo sconto ottenuto con la raccolta bollini della spesa…