Writer Monkey è nato intorno all’idea di un nuovo “portale” sul tema della scrittura creativa, per promuovere l’incontro tra aspiranti scrittori, per fornire agli amanti della scrittura un modo di fare esperienza attraverso lo stimolo dato dagli esercizi di scrittura creativa. Un social network in cui gli iscritti avrebbero potuto ottenere visibilità “professionale” e feedback certi. Un comunità nata intorno ad un interesse condiviso e allo stesso tempo uno spazio per farsi conoscere da potenziali talent scout, e da chi l’editoria magari la conosce bene per mestiere.

Prendendo liberamente spunto dagli Esercizi di stile di Queneau ho così iniziato a collezionare i primi stimoli creativi e li ho pubblicati… nel primo Writer Monkey, una specie di brodo primordiale non del tutto comprensibile. Eppure è bastato per dare inizio alla magia, per promuovere il progetto e qualcuno – incredibile! – ne ha colto il potenziale, lo ha amato insieme a me, ha creduto in lui e i n noi!

Nel tempo questo progetto è mutato. L’apertura che lo ha contraddistinto ha fatto sì che iniziasse a vivere di vita propria: gli intenti “Educativi” e “Sociali” si sono fatti spazio per emergere, insieme alla naturale spinta multidisciplinare.

E così sono nati gli eventi culturali, nella forma di show music reading, i laboratori per bambini, che uniscono educazione ambientale a creatività (in particolare connessa con la scrittura e la narrazione), i libri solidali (favole e raccolte di racconti). E questo è solo l’inizio perché le combinazioni possibili sono sconfinate e l’entusiasmo dei partecipanti un motore di impressionante vitalità, come non siamo più abituati forse nei nostri tempi obliqui.

Ilaria Agostini

Il Team Writer Monkey

Chi siamo noi? Quando e perché abbiamo deciso di mettere su un progetto insieme?

Al momento in cui scrivo molti di noi non si sono mai visti di persona, anche per questioni geografiche, altri invece sono molto “vicini” tra loro… Condividiamo di sicuro un intreccio di passioni, e insieme possediamo gli strumenti (vale a dire professionalità, talenti, motivazione e interesse) per costruire qualcosa di nuovo.

Quindi, perché no? Questi siamo noi.

caret-down caret-up caret-left caret-right
Ilaria Roma
Attraverso il mio percorso di studi (laurea in DAMS, indirizzo teorie e tecniche dei nuovi Media e Master in marketing) ho iniziato presto ad interessarmi ad aspetti sociali ed economici connessi con il web e con le nuove tecnologie. Mi sono occupata per parecchio tempo della gestione e realizzazione di progetti in ambito web, curandone a tutto tondo aspetti legati alla progettazione, architettura dell'informazione, design, usability, comunicazione, copywriting. Il vivo interesse verso l'evoluzione in atto, relativa ai modi di comunicare e vivere nella nuova società in rete, mi hanno consentito di approfondire aspetti legati al Social Media Marketing e all'evoluzione della natura stessa delle community e dei modi di farne parte. E' mio obiettivo principale tradurre tale interesse in idee e progetti. Le mie passioni: Elena e Cecilia. La Principessa e la Selvaggia. Le mia splendide bimbe. Viaggiare leggera. E fare foto e filmati di viaggio. Il montaggio. Arte nella quale mi sono specializzata con il principale obiettivo di riuscire a fare in modo che i filmati di viaggio divenissero guardabili senza morire di noia. Il cinema. Con particolare devozione per Kubrick, il quale però è assolutamente in buona compagnia. Gabriel García Márquez ed Isabelle Allende. Anche loro assolutamente in splendida compagnia. Serie TV: Mr. Robot, Black Mirror, Dexter, Narcos, House of Cards.. la lista cresce <3. Il cibo, con particolare predilezione per zuppe, pomodori e sashimi. Il buon vino e la buona birra. Il Nord Europa. Con particolare predilezione dei pub del Nord Europa. Con particolare predilezione per la zuppa e la birra servite nei pub del Nord Europa. Non che i paesi caldi mi facciano ribrezzo... Adoro l'Egitto, la sua gente, la sua storia millenaria e i suoi tramonti. Nuotare. E tanti altri sport che mi piacerebbe praticare se solo fossi un po' meno impegnata. I parchi a tema... (non posso dire nulla in mia discolpa, ma è una specie di fissazione). I miei amici. Con particolare predilezione per mio marito. ... Le scarpe, praticamente tutte. Chi mi conosce bene sa cosa intendo!
Katia Roma
Katia è l'animo scientifico di Writer Monkey. In un mondo di creativi lei porta le concretezza del suo essere scienziata e attivista. Per oltre dieci anni Katia è stata membro del dipartimento scientifico di Legambiente, per cui è stata impegnata anche come portavoce, per anni in occasione di Goletta Verde e Goletta dei Laghi. Katia è un uragano organizzato: quando c'è lei le cose si fanno, si fanno bene e nel rispetto dei tempi, e comunque ti dirà tutto quello che avreste dovuto fare (lei per prima) e invece non avete fatto. Puoi scommetterci. Ma mai per disfattismo. Lei costruisce. Lei migliora. Sempre. Il suo animo è sensibile, e questo la spinge ad essere una lettrice speciale ed emozionata, tanto da diventare spesso lei stessa interprete dei brani selezionati per gli eventi nell'ambito della community. Katia è raziocinio e passione. Dolcezza e fermezza. Cosa potrei aggiungere se non "Insostituibile"?
Pino
"[...] l’amore di Pino, che ha riempito le nostre vite di valori, poesia, allegria, sagacia, tonnellate di libri e ottimo risotto al radicchio. Ci ha restituito la gioia di essere nel quotidiano una famiglia fin dal nostro primo incontro, quando in una tavolata di colleghi lui preferì, ai panegirici professionali, il parlare con me decenne per tutto il tempo, chiarendo subito al mondo che io ero importante quanto e più di loro. Lo dimostra la mia presenza giallo canarino in ogni foto del loro matrimonio.[...]" Nonno Pino non vi parlerà di sé stesso... o meglio lo farà, attraverso le sue poesie, bellissime, e i suoi racconti. Ma per questa pagina, meglio che ci pensi io, Ilaria. Pino è entrato nella mia vita quando avevo undici anni, perché è diventato il mio secondo papà, ed ha riempito la nostra casa di libri. Non potevo non approfittare del fatto che non saprebbe dirmi di no: perché Pino è un assiduo frequentatore di corsi di scrittura creativa, un lettore attento e accanito e scrive in modo meraviglioso. Forse Pino è il primo poeta che io abbia amato dopo Trilussa. Oggi grazie a Monkey ho modo di conoscerlo come narratore. Non che avessi alcun dubbio in merito, che quando la passione incontra il talento e la condisce con studio e perseveranza un buon risultato è quasi sempre assicurato. Ma Pino ha qualcosa di più. Quella empatia e quella sensibilità che spesso addolorano... ma che rendono grandi i grandi.   A quanto pare le sue citazioni preferite sono entrambi di Daniel Pennac: "Se Dio esiste, spero che abbia una scusa valida."  "Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere."    E in effetti lo rappresentano tantissimo. 
Angelo
Trovo imbarazzante parlare di me, ma vista la richiesta di Ilaria e tutta la passione che ci mette nel realizzare questo splendido progetto non posso esimermi. Ho 64 anni, sono di Genova e in pensione da un paio di mesi, dopo una vita passata a fare l’impiegato. Ho frequentato l’Università e mi sono *quasi* laureato in Fisica, il che mi ha lasciato (oltre a un po’ di amaro in bocca, va beh) nozioni sufficienti a comprendere, da esterno, quello che succede nel mondo della fisica e della matematica e a non lasciarmi intimorire dai paroloni e dai grandi titoli. Tra parentesi, è impossibile per uno che non sia uno specialista arrivare a seguire veramente branche esoteriche di quegli argomenti, per cui delle due l’una: o chi ve la sta raccontando lo è veramente (alla Sheldon Cooper, per intenderci) e allora sa praticamente solo quello, o vi sta raccontando un sacco di balle. Che poi, sia detto per inciso, negli ultimi cinquant’anni e forse qualcosa di più non sono stati fatti passi avanti sostanziali nel mondo della fisica teorica, e anche molte cose date per scontate non lo sono affatto. Ma sto divagando, scusatemi. Ilaria dice che scrivo molto ed è vero: lo faccio da sempre ed è la cosa che mi viene più naturale. D’altra parte sono stonato come una campana, non so disegnare e anche fare le fotografie dopo un po’ mi annoia: su qualcosa dovevo pure buttarmi, no? Io ho una modalità di scrivere che fino a qualche tempo fa credevo fosse quella di tutti (quasi tutti: qualcuno viene ispirato direttamente dall’alto, però a parte Maometto, qualche profeta biblico e Guccini nella Genesi io sono molto diffidente in queste cose), ma ho scoperto che forse non è così. Mi spiego meglio: così come quando leggo un libro tendo ad immaginarmi mentalmente le scene, così quando penso di scrivere qualcosa «vedo» quello che devo scrivere, per cui non mi resta che metterlo su carta, correggerlo un po’ eccetera. E’ semplicissimo ed immediato, non arrivo al punto di dettarlo al microfono perché non sono così veloce (e poi ho una pessima dizione), ma posso scrivere molte righe in poco tempo. Ehm, si vede? Amo la scrittura e soprattutto la forma, credo nella magia delle parole e mi affascina come vengono utilizzate, il significato che veicolano e il significante della loro presenza all’interno di una struttura. Per me devono risuonare, trasmettere emozioni, raffinate o grezze, ma mai fine a se stesse. Per capirci, adoro Borges, Garcia Marquez, Burgess, Pavese, mentre sopporto molto poco scrittori come Baricco... Per toccare un argomento «sensibile», non sono religioso e non credo nella dimostrazione dell’indimostrabile. Di più: penso che porsi domande di cui si sa a priori che non esistono risposte (come mai? Magari perché in migliaia di anni di storia non è mai stata trovata una) sia un esercizio inutile, una perdita di tempo, e di tempo ne abbiamo fin troppo poco. Sono consapevole che i quesiti fondamentali sull’esistenza fanno parte dell’animo umano, ma forse la razionalità non è la strada da percorrere e i maestri di praticamente tutti i movimenti spirituali sono arrivati, alla fine, a chiamare con parole diverse le stesse cose. Questo non significa che l’anima, l’atman, lo Spirito eccetera esistano ma... boh... speriamo di sì :-). D’altra parte spesso il pensiero logico è usato in modo scorretto: non si può dire «dimostra che gli extraterrestri (o l’araba fenice, o il Grande Cocomero o Dio) esistono o non esistono. No, se non ci sono evidenze bisogna dire che non esistono fino a prova contraria, altrimenti non si fa altro che imbrogliare.
Nicoletta
Anche in questo caso mi prendo io, Ilaria, la briga di completare lo spazio dedicato alle presentazioni... "[...] Perdevo la mia mano, estasiata, trai suoi ricci fitti e neri e ne riconoscevo l’odore tra mille. Lo stesso balsamo che poi indugiava nei foulard che mi trasformavano in lei, davanti allo specchio dell’immaginazione. E perdevo i piedi in scarpe femminili dal tacco fino, procedendo incerta ciabattando, come forse farei ora se ci riprovassi. Mia madre in realtà era poco meno di una bambina ed io non ne avevo cognizione. Mi sembrava una mamma come le altre, solo più dolce e più bella. Come lo sono tutte le mamme per i propri figli. Ma lei lo era davvero. Sognavo di essere anche io così. E invece alle elementari divenni una postina. Con il mal digerito compito di recapitarle missive d’amore dei miei compagnetti folgorati. Lei allora rivolgeva al mio muso imbronciato il suo sguardo pieno di ciglia, con quel sorriso carnoso di denti bianchi e perfetti, e mi faceva intendere che il suo amore era per me, di stare tranquilla, che un giorno sarei diventata anche io una principessa incantevole. Ed io ci speravo davvero che un giorno, insieme alle sue scarpe, avrei indossate anche quelle ciglia, quei denti e quelle mani sottili e curate. [...] Tanto lei era precisa e organizzata, quanto io ero una generatrice di caos a piacere. Tanto lei era curata nell’aspetto e nel portamento, quanto io mi arruffavo in maglioni taglia XXL.   Lei si arrabbiava varcando con difficoltà la soglia della mia stanza, sommersa di oggetti sparsi alla rinfusa, condizione nella quale io mi trovavo perfettamente a mio agio. Ma mi perdonava subito. Una volta, che dissimulai il disordine contenendolo tutto in un solo armadio, lei fece l’errore di aprirlo e restò sommersa da una valanga di indumenti. Quando riuscimmo ad estrarla incolume, si fece beccare. Stava ridendo. [...]" Oltre a questo Nicoletta, mia madre, è un manager stimato e di lunga esperienza, con un importante background di Project Management e Consulenza direzionale, costruito principalmente in grandi aziende operanti in settori eterogenei. Nel suo percorso professionale ha avuto l'opportunità di gestire grandi progetti e team, coprire più ruoli - tra cui Executive - in vari dipartimenti. Nicoletta ha gestito progetti innovativi (come startup, o progetti di gestione del cambiamento e di trasformazione aziendale). Nicoletta ama creare da zero, è un mentore e un motivatore... e ama far crescere gli altri. Crede nell'integrità, nella trasparenza e nutre grande amore per la letteratura (in particolare Isabelle Allende e diversi altri autori latino-americani). Spero si metta spesso a scrivere, perché quando lo fa leggerla è un piacere. Ma ha molto poco tempo. Di certo lei legge ogni cosa ed è sempre puntuale nel dire la sua, perché la sua specialità è "costruire", meglio ancora se insieme.
Cristina
Ho preso - in prestito, eh! Che si fa sempre in tempo e restituirla indietro quando non serve più - una frase di Umberto Eco (“C'è una sola cosa che si scrive solo per se stesso, ed è la lista della spesa”), una scusa di Friedrich Nietzschedicebho (“Bisogna avere un caos dentro di sé, per generare una stella danzante”. E visto che ora sono in Germania ve la sparo anche in lingua originale senza sottotitoli che tanto la traduzione è sopra: “ man muss noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können”) e ho carpito il diem della fatica creativa di un’amica (pigrizia campionessa di accalappiamento occasioni al volo), per aprire un blog in cui convergere le boiate che l’assemblea condominiale dei miei neuroni crea, soprattutto quando elabora fantasie sulle sviste visive elaborate dalla mia leggera miopia. Non avrà né capo (cioè, il capo sono io) né coda, il SEO seoscordamo, e vissero tutti felici e contenti. Che già in Germania si seguono regole anche per pisciare, figuriamoci se qui dove, permettetemi e senza offesa “io so' io, e voi non siete un cazzo” mi metto a (in)castrare la fantasia al volere del dio Web. Parlerò di gitarelle fuori porta e di tramonti meravigliosi, di avventure di un’emi(mai)grata disperata e accetterò le sfide che Ilaria vorrà proporre. Tutto il resto è gioia. E buona camicia a tutti.
Antonio
Quando ho chiesto ad Antonio “Allora la scrivo io la tua ‘bio’? O ci pensi tu?”, conoscevo già la risposta. Per una serie di ragioni. La prima è che Antonio non condivide la nostra passione per la scrittura, eppure il suo senso dello humor e la sua abilità narrativa gli fornirebbero ottima materia prima. Le storie, certe storie, lo sanno catturare. Le storie di fantascienza, quella buona ad esempio, le ama… ma da perfezionista qual è, verso il genere che più ama è anche estremamente critico. Come verso sé stesso d’altronde. È quando cerca il perfezionismo in me, che sono sua moglie e madre delle sue bimbe, che suo malgrado si ritrova spesso a battere in ritirata… gli basta uno sguardo per capire che no, non sarò mai perfetta, perché la perfezione proprio non mi interessa, ma è dotato di buon senso e in grado di valutare che a volte vale la pena accontentarsi . Insomma in casa, citando Star Trek, che lui ovviamente ama, lui è Spock ed io sono il capitano Kirk… e forse è anche per questo che alla fine ci si ama. Le storie calate in quel presente che sembra futuro ma che in realtà è già attuale… Quelle geniali, alla Gibson per intenderci, meglio se condite da elementi malavitosi… quelle le adora. Antonio comprende bene che cosa sia la passione, solo che la sua è di tipo diverso… soprattutto “tecnologicofisicomatematicocriptografico”. E per noi questo è un bene, perché qualcuno deve sporcarsi le mani con la tecnologia, e io non conosco nessun altro che sappia capire tanto velocemente il funzionamento delle cose. Approfitto qui per ringraziarlo, perché nonostante la quasi totale assenza di tempo e il suo gratificante ma stressante lavoro da manager fuori casa e gratificante ma faticoso lavoro di padre al suo ritorno, si è messo letteralmente al nostro servizio, sistemando bug, migliorando performance, aggiungendo le funzionalità custom che via via ci sono venute in mente. Grazie amore.
Lorenzo
Posso (io, Ilaria) scrivere di Lorenzo senza conoscere Lorenzo? Ma poi cosa significa “conoscere” qualcuno nell’era di internet, dei social network e dell’instant messaging? Noi abbiamo realizzato - anzi stiamo realizzando - insieme Writer Monkey, senza esserci mai incontrati. Semplicemente perché avevamo delle idee e degli strumenti (complementari) per realizzarla. Lorenzo, come me, è un genitore: sa bene cosa significa prendersi cura di qualcuno e qualcosa. Monkey ha beneficiato (e continuerà a farlo!) della sua grande capacità e cura. Lorenzo è un bravissimo User experience designer, ma anche un art director, è esperto di architettura dell’informazione, ma è anche un marketing strategist, è specializzato in strategie di marketing digitale, ma è anche un grande creativo (puntiglioso e creativo allo stesso tempo, che è cosa ben strana… Lorenzo sicuro di non essere in due?), è un eccellente professionista e soprattutto è un generatore di entusiasmo a profusione!!!! (Questo è la minima quantità di punti esclamativi che Lorenzo utilizza in occasione di una nuova idea intorno a Writer Monkey). Insieme discutiamo ogni idea e stabiliamo tempi, modi e opportunità di portarle avanti. Lorenzo è una delle persone più altruiste che io abbia avuto la fortuna di (non) conoscere 🙂 . Senza di lui Monkey non potrebbe essere così bello e ricco. E come dice sempre “Questo è solo l’inizio!!!!!” Lory, siamo davvero fortunati di (non) averti incontrato!!!!!!!! PS Ho anche scoperto un particolare curioso: Lorenzo non ha bisogno di dormire! Perché uno che lavora in Archimedia come Inbound Marketing Strategist, è un papà, è un soccorritore volontario, allenatore in scuole di calcio e curatore di Writer Monkey… Quando potrebbe mai riposare??????