Cento, cifra tonda. Come gli anni di solitudine, la velocità dell’automobile di mio padre nell’estate degli anni 60’, i passi che in quel tuo profondo Sud significavano morte.

Come i salti di gioia che ho fatto quando mi hai detto si. Cento come gli euro spesi per comprare quel libro per il tuo compleanno e che poi mi hai tirato in faccia quando sul nostro amore hai scritto la parola fine. Come le tue foto che guardo sparse sul letto e il numero delle pillole che ho preso. Come i minuti che forse mi restano.